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I mercati monetari internazionali sono sempre stati caratterizzati da un elevato livello di rischio per gli investitori

I mercati monetari internazionali sono sempre stati caratterizzati da un elevato livello di rischio per gli investitori. Ciò è legato sia alle caratteristiche dell’asset class, che tende ad avere un elevato livello di volatilità, sia dalla struttura del mercato, che permette agli investitori di entrare con elevati livelli di indebitamento

Questo non è però ciò che sta succedendo negli ultimi mesi. Infatti, la volatilità sembra essere scomparsa da questi mercati.

Il grafico sopra, cortesia di Bloomberg, mostra la volatilità nel tasso di cambio tra Yen e Dollaro. Questa è ora ai minimi storici. Un simile fenomeno si è anche registrato nel cambio tra Euro e Dollaro.

Davide Buccheri, un esperto di mercati finanziari maturata nel cuore della City of London, pensa che questo sia un segnale preoccupante. Secondo Buccheri, infatti, la volatilità è caratterizzata dalla cosiddetta mean reversion.

Ciò vuol dire che la volatilità di breve periodo tende spesso ad oscillare attorno ad una media. Questo è chiaramente visibile dal grafico: periodi di bassa volatilità sono seguiti da periodi di alta volatilità, e viceversa.

Csa vuol dire questo per il mercato? Secondo Davide Buccheri, la risposta è chiara: ci attende un periodo di alta volatilità.

Non è ben chiaro quale sarà il catalista di ciò, ma è assai raro che un periodo di questo tipo possa protrarsi troppo a lungo.

Sicuramente una politica monetaria divergente tra l’eurozona e gli Stati Uniti potrebbe portare ad un nuovo aumento della volatilità. Questo appare però assai improbabile ad oggi, in quanto sia la BCE che la Fed non sembrano avere alcuna intenzione di alzare i propri tassi di interesse. Una storia certamente simile è vera poi per la Bank of Japan.

Un’altra possibile fonte potrebbe venire dall’economia reale. L’economia Europea si trova certamente in un periodo più debole di quella statunitense, con un forte rallentamento del settore manifatturiero. Al momento, questa è sostenuta unicamente da un recupero significativo nei servizi. Non è chiaro, però, per quanto a lungo questo settore potrà compensare il calo che il resto dell’economia dell’UE sta affrontando in questo momento

Ciò che è chiaro, però, è che i bassi livelli di volatilità nei mercati monetari non rimarranno con noi molto a lungo. Gli investitori dovranno stare molto attenti a non farsi cogliere impreparati quando ciò accadrà.

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