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Governo, Cottarelli vede Mattarella. Ora al lavoro alla Camera. Riparte la trattativa giallo-verde

L’ex commissario alla spending review al Colle per un incontro informale. Anche la Casa Bianca “tiene d’occhio” la situazione politica italiana. La Cei: “Rispettare il voto e il capo dello Stato”

ROMA – In uno scenario di caos in cui si sommano tre crisi – politica, istituzionale e finanziaria – Carlo Cottarelli è salito di prima mattina al Quirinale per un incontro informale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Poi, senza rilasciare dichiarazioni, è tornato al lavoro alla Camera (dove ha una stanza a disposizione). Sull’esito dell’incontro si affacciano due ipotesi: la prima è che l’ex commissario alla spending review si sia consultato con il capo dello Statosull’avanzamento del lavoro sui ministri, che si sta dimostrando più complicato del previsto. La seconda è che invece i due abbiano fatto il punto sull’opportunità di bloccare il governo neutrale e concedere un’ultima possibilità a Lega e M5s dopo la riapertura della trattativa giallo-verde.
Ma mentre la situazione politica è in stallo si annuncia per i i mercati un’altra giornata in trincea. Persino gli Usa ci stanno monitorando. “Stiamo tenendo d’occhio l’Italia molto da vicino” ha detto la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders ai giornalisti a bordo dell’Air Force One.

• COTTARELLI IN DIFFICOLTA’ SUI MINISTRI
L’ex commissario alla spendig review ha dovuto – secondo quanto trapelato da fonti parlamentari – far fronte a numerose rinunce di figure di primo piano che avrebbero dovuto entrare al governo. Per questo non ha sciolto la riserva, rinviando tutto a oggi.
• L’AGENDA INTERNA E INTERNAZIONALE
L’imperativo è fare presto, anche perché l’agenda italiana è fitta di impegni internazionali. L’8 giugno è in programma il G7 in Canada, il 10 giugno è la volta delle elezioni amministrative in 783 comuni, di cui 21 capoluogo di provincia e uno anche capoluogo di Regione (Ancona). Il 28 giugno ci sarà il Consiglio europeo e l’11 luglio il vertice Nato.
• L’APPELLO DELLA CEI
Anche dalla Conferenza episcopale italiana arriva un appello alla concordia e al dialogo. “Questo è il tempo grave della responsabilità. Mai come oggi c’è bisogno di rispettare la volontà popolare, che si è espressa liberamente il 4 marzo, e tutte le istituzioni civili, dalla più elevata, il Capo dello Stato, alla più rappresentativa, il Parlamento”, scrive su Avvenire il cardinale Gualtiero Bassetti presidente della Cei.
• RIAPRE LA TRATTATIVA M5S-LEGA
Ieri, in una giornata di colpi di scena, trattative riaperte, richieste di voto già a fine luglio il leader pentastellato Luigi Di Maio, da Napoli, ha rilanciato la proposta di ripartire da dove tutto si era interrotto: un governo targato Lega e cinquestelle. A cui, sempre con un colpo di scena, si aggiungerebbe anche Giorgia Meloni, che ha rivolto un appello a Mattarella affinché dia l’incarico o al centrodestra oppure ai giallo-verdi sostenuti, questa volta, anche da FdI. Quando ormai il piano inclinato sembrava virare precipitosamente verso le urne in piena estate, con l’ipotesi di andare al voto già il 29 luglio come richiesto dal Pd – a cui in un primo momento si erano accodati anche Di Maio e Salvini – e con un governo a guida Cottarelli “sfiduciato” dal Parlamento, tutto sembra venire rimesso in gioco. Di Maio tende un ramoscello d’ulivo al Colle, archivia l’impeachment e si dice pronto a collaborare purché si riparta dalla maggioranza politica M5s-Lega. Dal partito di via Bellerio non arriva alcun commento, ufficialmente tutti tacciono. Lo stesso Matteo Salvini, impegnato a Siena in una iniziativa elettorale,  garantisce solo che non mollerà, “noi al governo del Paese ci andiamo. Dovremo aspettare un mese, tre mesi ma ci andiamo”. E questa mattina Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega al Senato, risponde alla domanda sull’ipotesi di Cottarelli al posto di Paolo Savona al ministero dell’Economia: “Non funziona così. Noi siamo una squadra diversa. Alle figurine ci giocavo e mi divertivo da ragazzino”.

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