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Gli interni per yacht firmati Antonio Citterio Patricia Viel

Gli interni per yacht firmati Antonio Citterio Patricia Viel

Lo studio Antonio Citterio Patricia Viel ha disegnato questi interni pensando che uno yacht non dovrebbe assomigliare «ad un appartamento su Park Avenue».

Il ponte superiore si articola in un’ampia lounge esterna e in un salone interno collegati. Foto di Giorgio Baroni.

Sono famosi per il design di prodotti per la casa, per i loro progetti nell’hôtellerie di lusso, e chi si aspettava che gli interni di uno yacht firmato Antonio Citterio Patricia Viel assomigliassero a quelli di un edificio non avrebbe potuto prevedere la Custom Line Navetta 30. «Nella nautica cerchiamo di allontanarci il più possibile dal criterio con cui si disegna un palazzo», dice Patricia Viel, «anche se usiamo quella stessa cultura progettuale per creare una nuova sintesi. Per spiegarmi: il livello tecnico di dettaglio che Antonio usa per il prodotto è esattamente lo stesso che mettiamo in una barca, dove ogni spazio è disegnato al millimetro».

Custom Line Navetta 30 ha un profilo classico, con uno sviluppo orizzontale accentuato delle linee, tese e slanciate. Foto di Maurizio Paradisi.

Quindi, in controtendenza rispetto allo standard classico delle imbarcazioni di lusso, gli interni mantengono una loro specifica «marinità», a sottolinearne la destinazione d’uso: «La maggior parte degli armatori chiede barche che assomiglino ad appartamenti su Park Avenue. Noi invece, d’accordo con Custom Line, abbiamo voluto ambienti nautici. Ogni superficie ha una perfetta aderenza alle linee dello scafo, disegnato da Filippo Salvetti, e l’attenzione alle dimensioni non viene mai meno», spiega ancora Viel.

Gli interni, disegnati ad hoc da Antonio Citterio Patricia Viel, prendono spunto dalla tradizione navale aggiornandola in chiave contemporanea. Foto di Giorgio Baroni.
La scala elicoidale esterna, che collega il ponte superiore con il sundeck, è la sintesi stilistica di questa barca, in cui materiali moderni come la fibra di carbonio si alternano a quelli più tradizionali come l’acciaio, il teak e la cima intrecciata. Foto di  Giorgio Baroni.

Nei dettagli, come gli spigoli arrotondati, l’antirollio integrato negli arredi (tutti custom), ma anche il colore blu dominante nelle cabine, la scala scultorea o il parapetto di corde intrecciate un po’ rétro, si sviluppa la sceneggiatura che lo studio Antonio Citterio Patricia Viel ha immaginato per raccontare la vita a bordo così come la pensano loro, che per mare ci vanno davvero. Come, del resto, lo stesso Alberto Galassi, amministratore delegato di Ferretti Group, grande appassionato di arte contemporanea e proprietario di una collezione privata, con nomi da Fontana a Boetti. È il primo a credere che uno yacht possa trasformarsi in un museo galleggiante, dedicato in esclusiva all’armatore e ai suoi ospiti: «L’arte, a bordo, dà un privilegio immenso: quello di un tempo meditativo in cui poterla apprezzare a seconda delle diverse ore del giorno e quello di godersi la bellezza immersi nell’incanto del mare».

Sorrento (NA), Avv. Alberto Galassi AD di Ferretti Group sul suo Custom Line Navetta 37 2020-07-16 © Massimo Sestini

«Nella nautica cerchiamo di allontanarci dai criteri con cui si disegna un palazzo, anche se usiamo la stessa cultura progettuale per creare una nuova sintesi» Patricia Viel

Suite armatoriale, con pavimentazione in teak. Arredi in tinte marine con dettagli in cuoio. Foto di Giorgio Baroni.
Foto di Giorgio Baroni

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