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Giustizia, gli avvocati chiedono all'Unione europa una normativa sulla successione digitale

I legali riuniti a Genova per il convegno internazionale Det 2018, ‘Diritto, etica e tecnologia. Il doppio volto della tecnologia’, hanno sottolineato anche l’esigenza di una direttiva Ue sul diritto all’oblio

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Chi si occuperà dei nostri profili social dopo la nostra morte? Parenti ed eredi potranno accedere alle conversazioni e alle foto o il diritto alla privacy prevale sul dolore di una famiglia?
Domande di crescente attualità in scia all’enorme diffusione dei social network: da Facebook a Twitter, da Instagram a LinkedIn, passando per la selva di app più o meno note. Oggi, non esiste una risposta unitaria eppure una soluzione ci sarebbe: una normativa europea che regolamenti la “successione digitale” in modo unitario e omogeneo.
L’appello è arrivato durante la giornata conclusiva di Det 2018, ‘Diritto, etica e tecnologia. Il doppio volto della tecnologia’, il convegno internazionale organizzato dall’Ordine degli avvocati di Genova.
Ovviamente, le carenze esistono anche in tema di diritto all’oblio. Una garanzia penalizzata dal diffondersi di una notizia tramite le migliaia di condivisioni sui vari profili social o siti internet. Anche in questo caso manca una normativa europea che indichi criteri generali e una disciplina unitaria.
Problemi che si intrecciano anche al tema della cyber-sicurezza: “I peggiori hacker – è stato detto durante il convegno – siamo noi stessi con i nostri comportamenti”. Tradotto: bisonga stare più attenti e leggere con attenzione tutte le informative su cui si clicca.
“E’ stata una esperienza importantissima – ha sottolineato il presidente dell’ordine degli avvocati di Genova Alessandro Vaccaro – che sicuramente riproporremo negli anni futuri: è importante mettere in mostra le eccellenze di questa città”.
FONTE:REPUBBLICA

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