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Giornalista aggredito da Roberto Spada, "Picchiato a freddo per delle domande ma si scusi con Ostia"

Il reporter della troupe di Nemo preso a testate dal fratello del boss ricoverato per la rottura del setto nasale
In ospedale dove si trova dopo l’intervento per la ricostruzione del setto nasale, Daniele Piervincenzi cerca di mettere a fuoco l’aggressione shock di cui è rimasto vittima con l’operatore Sergio Anselmi ad opera di Roberto Spada. “Mi ha colpito mentre stavo facendo delle domande, all’improvviso. Fino a qualche secondo prima aveva anche abbozzato un sorriso. Poi è partito centrandomi al naso, fa molto male ma siamo in piedi”.

Voto Ostia, Roberto Spada aggredisce inviato di Nemo[youtube https://www.youtube.com/watch?v=yhE7KXD8ELo&w=560&h=315] 

Il giornalista era andato a Ostia per documentare il successo di CasaPound al primo turno e l’appoggio esibito del clan Spada alla corsa di Luca Marsella a presidente, con un controllo capillare dei seggi. Roberto Spada, fratello di Carmine, condannato a 10 anni per estorsione aggravata dal metodo mafioso, si trova all’ingresso della palestra gestita dalla sua compagna. E pur infastidito parla davanti a microfono e telecamere. Poi, all’improvviso, carica il collo e scarica una testata centrando al volto il giornalista. Quando la troupe indietreggia, l’operatore, prima di essere colpito a sua volta riesce a documentare l’inseguimento di Roberto Spada sulla strada, e i colpi di manganello inferti ai filmaker. “Intontito dalla botta al naso non ho neppure capito da dove abbia tirato fuori il manganello, forse lo aveva sotto alla giacca, gli ho detto che ce ne stavamo andando ma si è scagliato contro di me e contro l’operatore una seconda volta”.

Saviano: “Ostia è diventata come Corleone e Scampia, territorio dei clan”

Finito suo malgrado sotto ai riflettori, Piervincenzi spiega: “Sono stato picchiato solo per avere fatto delle domande, non sono entrato nella palestra e sono rimasto sulla soglia”. Intorno a lui un coro bipartisan di solidarietà e la presa di distanza dal gesto di Spada anche di CasaPound.
“Se Roberto Spada chiede perdono, io sono pronto a perdonarlo, però forse dovrebbe chiedere perdono alla città di Ostia – ha poi detto Piervincenzi a “La vita in diretta” – I clan presenti a Ostia hanno rovinato il tessuto sociale di una città bellissima che viene da da due anni di commissariamento”.

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Dopo l’aggressione, Piervincenzi si è recato al pronto soccorso del Sant’Eugenio e giudicato guaribile in trenta giorni. Anche per questo, con tutta probabilità, Roberto Spada dovrebbe cavarsela con una indagine per lesioni. Il fascicolo è stato aperto dalla procura di Roma che procede proprio per lesioni in attesa di ricevere gli atti dai carabinieri e il referto medico oltre che la denuncia del giornalista e dell’operatore. Appreso della presunta giustificazione di Spada che su Facebook aveva parlato del proprio figlio spaventato, Piervincenzi ribatte: “Io

non ho spaventato nesssuno, sono io quello spaventato ma per fortuna vado avanti”. Cugino di Armando Spada, il titolare del lido di Ostia che sequestrò minacciandola la collega di Repubblica Federica Angeli, è lo stesso che sempre su Facebook reagì contro la cronista arrivando a minacciare anche i figli. Considerato l’erede del fratello Carmine, ha pubblicamente sostenuto Casa-Pound con il cui leader, Luca Marsella, ha fatto anche una foto pubblicata sui social.

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