Gigi D’Alessio convocato in tribunale per un’evasione fiscale da 1,7 milioni di euro
Il cantautore partenopeo verrà sottoposto a giudizio a Roma nel settembre del 2018
Gigi D’Alessio in tribunale per evasione fiscale
Tra gli imputati figura anche Giovanni Tramice, che di professione è il manager di D’Alessio, accusato di simulazione di reato. Insieme con lui, a giudizio ci sono anche diversi soci e rappresentanti della GGD Production, società eponima del cantante, coinvolta nell’evasione secondo il PM Francesco Musolino, riporta il quotidiano Il tempo. Secondo la ricostruzione, il cantante napoletano, intestatario del 95% della GGD, e il suo socio Antonio Albo (che possedeva il restante 5%), con i due legali rappresentanti che si sono avvicendati nell’ azienda tra il 2009 e il 2010, avrebbero presentato “Un’infedele dichiarazione fiscale delle imposte dirette e dell’ Iva per l’ anno d’ imposta 2010, omettendo di indicare elementi attivi di reddito per 6.040.555 euro, evadendo l’ Ires per 997.581 euro e l’ Iva per 770.613 euro”.
Gigi D’Alessio, il capo d’imputazione per evasione fiscale
Il mancato ottemperamento degli obblighi fiscali è stato accertato alcuni anni dopo dall’Agenzia delle Entrate che ha quindi passato il pallone alla Guardia di Finanza che, a sua volta su delega del PM, ha poi riannodato tutti i fili della vicenda, ricostruendoli uno a uno. “Al fine di consentire alla società Ggd Production, e quindi a D’ Alessio, reale beneficiario economico, di evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto” si legge nel capo d’imputazione, l’artista e il suo socio, con un atto notarile del 21 aprile 2010, hanno alienato le rispettive quote a un prestanome che, un mese dopo, “alienava simulatamente tali partecipazioni alla Global Music Entertainment, società di diritto americano con sede in Delaware, cui apparentemente veniva consegnata la documentazione contabile e amministrativa della Ggd Productions srl”.