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Festino con droga e trans, corre nudo sull’Aurelia

L’uomo individuato all’alba in corso Mazzini dalla polizia mentre spingeva il suo scooter. Denunciato per atti osceni
Spingeva lo scooter sull’Aurelia, all’alba, come mamma l’ha fatto. Un passante ha segnalato alla polizia quel nudista improvvisato dall’incedere incerto e l’intervento di una pattuglia ha portato alla luce la cronaca di una notte brava finita male. I fatti sono avvenuti intorno alle sei e mezza di ieri mattina in corso Mazzini. Lo «scooterista adamitico» si trovava sul rettilineo dei Tre Ponti quando gli agenti, imbarazzati, lo hanno intercettato. Non solo non aveva nulla addosso, ma mostrava i postumi dell’assunzione di stupefacenti e aveva ecchimosi sul volto e non solo.

Una volta in commissariato è venuto alla luce il resoconto della nottata. L’uomo, 44 anni, origini lombarde ma domiciliato a Bordighera, aveva contrattato un incontro con un transessuale italiano, uno di quelli che si prostituiscono alla Vesca, al bivio tra l’Aurelia e la strada per Poggio. Sono andati a casa, hanno assunto cocaina, poi hanno fatto quello che dovevano, poi sono caduti in un sonno profondo. Al risveglio qualcosa non è andato per il verso giusto. È nato un diverbio, poi si è passati dalle parole ai fatti e ad avere la peggio è stato il cliente della notte «caliente». Ha preso tante botte (il referto del pronto soccorso riporta una decina di giorni di prognosi).
Allora è scappato, lasciando tutto in quella casa. Vestiti, documenti, anche le chiavi dello scooter. Annebbiato dalla droga, e dal resto, se ne è andato via spingendo il ciclomotore, forse sperando nell’aiuto in qualcuno di passaggio. Invece è arrivata la polizia ed è venuta alla luce la storia di quella nottata estrema.
Al termine degli accertamenti lo hanno denunciato per atti osceni in luogo pubblico (reato depenalizzato, in pratica una multa) e segnalato alla prefettura di Imperia come assuntore di stupefacenti. I poliziotti sono anche andati a casa del transessuale, 39 anni, italiano, dove hanno recuperato i vestiti del cliente e gli effetti personale. Anche lui ne ha preso di botte. Ma nessuno dei due ha deciso per il momento di procedere ad una denuncia (hanno 90 giorni di tempo per farlo).
L’amare sorpresa il cliente l’ha avuta dalla polizia stradale che a fine mattinata gli ha contestato una serie di verbali: per condotta del ciclomotore (che comunque era sulla pubblica via) sotto l’effetto di droghe e altro ancora. Il conto delle contravvenzioni alla fine ha sfiorato i mille euro (ma potrà presentare ricorso alla prefettura). Lo scooter è finito sotto sequestro, la patente ritirata. Un brutto risveglio.

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