EXITO STYLE

fenomeno-clubhouse

Fenomeno Clubhouse

“Clubhouse è un’app di social networking con chat audio solo su invito lanciata nel 2020 dagli sviluppatori di software Alpha Exploration Co. A dicembre 2020, è stata valutata quasi $ 100 milioni. Il 21 gennaio 2021, la valutazione ha raggiunto il miliardo di dollari USA”, ecco la definizione secondo Wikipedia.

In Italia sta prendendo sempre più piede per le sue modalità molto smart e, approfittando della migrazione di diversi user dalle classiche piattaforme di social network di Mark Zuckerberg, dopo le recenti intromissioni nella situazione sociopolitica americana, sta spopolando usando tecniche di emoji-friendly disseminate nel design dagli sviluppatori e partecipazione diretta di personalità interessanti.

Nella battaglia parola-immagine va inserito un terzo elemento: l’audio. Ma non sempre tra i due litiganti il terzo gode.

Molti definiscono la nuova tendenza futura il podcasting, quindi un aggregatore di dati audio e video ai fini dell’intrattenimento (per dirla molto brevemente), ma le funzionalità di Clubhouse, all’apparenza molto open, sono piuttosto chiuse, dato l’entrata nella discussione solo su invito specifico dai moderatori.

La “moda” di Clubhouse è stata lanciata anche da persone decisamente famose: guardando ad esempio l’internazionale con Elon Musk o, sul nazionale, con lo youtuber e influencer Luis Sal.

Clubhouse sostituirà la radio?

No, e forse sarà proprio l’assenza di un intrattenimento diretto come la musica a definire un eventuale declino, oltre un certo snob diffuso discriminando coloro che hanno un device android non dando loro la possibilità di scaricarlo.

Molto impopolare, ma di certo particolare per un pubblico simile al radical chic o all’alternativo con la mela dietro lo smartphone.

Se vogliamo vedere il futuro all’orizzonte sicuramente è più proiettato verso l’immagine interattiva e coinvolgente in maniera attiva come, ad esempio, Twitch.

L’opinione di fondo non può che essere: un’evidente bolla. Interessante ma, come il fenomeno di GameStop in borsa, non può che durare poco (o perlomeno a breve termine) ClubHouse.

D’altronde, prima o poi, tutti torneranno nell’ovile di Mark. Chi si nasconde dietro un dito (o un audio) non ha ancora capito la volatilità dei boomer.

POST A COMMENT