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far west a Liegi: morte due agenti e una passante, il killer è stato ucciso da un poliziotto. Media: "Ha urlato Allah Akbar"

Nella città belga, un uomo ha sparato contro le forze dell’ordine e preso un’altra donna in ostaggio dopo un controllo da parte dei poliziotti. Aperta un’inchiesta dall’antiterrorismo. L’uomo era appena uscito di prigione.
LIEGI – Sparatoria a Liegi, in Belgio, nelle prime ore del mattino: uccise due poliziotte e una passante. Secondo la prima ricostruzione fatta dal quotidiano Le Soir, la sparatoria è avvenuta intorno alle 10,30 nel centro della città. A sparare sarebbe stato un uomo che, dopo essere stato fermato dalla polizia per un controllo di routine, sarebbe riuscito a disarmare una delle agenti, facendo successivamente fuoco nei pressi del Cafè des Augustins, nella via omonima nel pieno centro della città. Era uscito dal carcere il giorno prima ed era armato di coltello.
Secondo alcune fonti di media come la Dernier Heure e Vtm Niews, l’uomo avrebbe urlato “Allah Akbar” prima di essere ucciso. Non c’è ancora una conferma ufficiale da parte della polizia, ma la procura antiterrorismo ha già aperto un’inchiesta sul caso.
Datosi alla fuga, l’uomo si sarebbe rifugiato nell’androne di un liceo, il Léonie de Waha dove avrebbe preso una donna in ostaggio. Braccato dagli uomini del peloton anti-banditisme (PAB) sarebbe stato ucciso dopo uno scontro a fuoco dove anche due agenti sono rimasti feriti. Illesa la donna presa in ostaggio.

Datosi alla fuga, l’uomo si sarebbe rifugiato nell’androne di un liceo, il Léonie de Waha dove avrebbe preso una donna in ostaggio. Braccato dagli uomini del peloton anti-banditisme (PAB) sarebbe stato ucciso dopo uno scontro a fuoco dove anche due agenti sono rimasti feriti. Illesa la donna presa in ostaggio.

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