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Ex Ilva, Vianello attacca il premier Draghi


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“Le chiacchiere che stanno alimentando il dibattito sull’ Ilva da parte del premier Draghi sono davvero l’ennesimo ritorno dell’uguale. Si continua a parlare di rilancio di produzione ma non si risolvono i problemi sanitari e ambientali, ritornano puntualmente le dichiarazioni sulle nuove produzioni a idrogeno ma ad oggi non esistono tecnologie per quantitativi pari a 8 mln di tonnellate annue di acciaio mentre per i pochissimi casi sperimentali esistenti al mondo per produzioni molto più piccole  i costi d’esercizio non sono sostenibili: Draghi racconta favole, ma la realtà è un incubo. ” – questo il commento del deputato tarantino Giovanni Vianello (Alt), della X Commissione Attività Produttive,  alle dichiarazioni del premier Draghi espresse durante la cerimonia di firma dei protocolli di Intesa per i Progetti bandiera del PNRR

“La realtà – continua Vianello – è che l’attività produttiva sta continuando ma ci sono ancora migliaia di lavoratori in cassa integrazione mentre il problema ambientale e sanitario non si sta risolvendo come dimostrato dal rifiuto del dissequestro dell’area a caldo da parte della Procura. In questo teatrino è davvero vergognoso che per assecondare i progetti del PNRR sia calato il silenzio sugli interessi che riguardano la Città di Taranto che vengono nuovamente calpestati.“

“Mentre il governo dei migliori – conclude Vianello – continua a perseguire la strada fallimentare della continuità produttiva a tutti i costi viene ignorata l’unica strada percorribile con successo già applicata a Genova e Trieste ossia un accordo di programma che preveda la chiusura dell’area a caldo, il mantenimento del reddito dei lavoratori e la riconversione economica di Taranto, obiettivi che non si raggiungono a causa del ventre molle dell forze politiche che sono al Governo.”

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