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Estetica industriale e tocchi pop in un loft a Chicago

«Ho conosciuto questa coppia tramite Instagram. Il marito è un trader e la moglie una psicologa. Erano diventati fan del mio lavoro e volevano che li aiutassi a trasformare un loft industriale in uno spazio accogliente per la loro famiglia e gli amici». 

Con queste parole, Gil Melott, fondatore dello Studio 6F, ci racconta come ha conosciuto i clienti Jan e Sara Zasowski e come è iniziato questo entusiasmante progetto, nel quartiere Tony River North di Chicago.

Ph Ryan McDonald

Inizialmente l’ampio interno su due piani soppalcati, appariva freddo e spoglio, occupato solo da travi e mattoni a vista. Quello che mancava era una vera e propria storia, la personalità, un fil rouge che accomunasse e allo stesso tempo rendesse unica ogni area. Così, subito dopo aver acquistato l’appartamento, la coppia si è rivolta al designer Melott. «Ci piace il design minimalista, ma deve comunque risultare caldo e accogliente», racconta la signora Zasowski.

«I clienti usavano ripetutamente la parola comune. Volevano avere più spazi da usare per diverse attività: leggere, bere con gli amici, far giocare i bambini e concedersi dei momenti di solitudine e tranquillità. Così abbiamo giocato con le texture i rivestimenti vintage e forme morbide. Tra Art Deco e omaggi pop, mentendo la classicità nei materiali», continua Melott.

Ph Ryan McDonald

Il progetto, infatti, si allontana molto dai clichè di un loft industriale. L’obbiettivo era invece quello di riuscire far dialogare gli elementi in modo consapevole e moderno. L’atmosfera interna è stata alleggerita dall’accostamento di arredi tradizionali, come librerie fatte a mano da artigiani locali, tappeti e sculture brutaliste, lasciando intatti i legni grezzi originali e le travi in acciaio a vista. «Quando entri in questa casa sei immediatamente immerso nella vastità dello spazio. Questo è ciò a cui le persone aspirano quando pensano alla vita nel loft», afferma il designer.

Ph Ryan McDonald

Molti degli arredi sono parte della collezione Gil Melott Bespoke, pezzi su misura disegnati da Melott stesso in collaborazione con artigiani locali. «Indipendentemente dal progetto, la storia del cliente è la base di partenza. Tuttavia, lascio sempre la mia impronta personale, il modo in cui interpreto quella storia attraverso la mia esperienza, le idee e i materiali. A volte è bene anche spingere un cliente ad andare oltre la comfort zone. Credo che la convinzione del proprio lavoro e dello stile personale sia fondamentale per essere un designer di successo».

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