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Esattorie, ecco perché il Comune deve restituire 3 milioni: «Polizza stipulata su posizione ormai compromessa»

di Massimo Chiaravalli
«Il Comune paghi immediatamente 3 milioni e 79.767 euro all’Atradius credit insurance», ovvero all’assicurazione con cui era stata stipulata la polizza fideiussoria. Caso Esattorie: ecco la sentenza contro palazzo dei Priori, condannato dal tribunale civile di Roma anche a saldare 40.800 euro di spese processuali. E ora Viva Viterbo, tramite il portavoce Giacomo Barelli, vuole chiarezza: «Serve un approfondimento giuridico e politico».

Il giudice Alfredo Matteo Sacco ricostruisce così la vicenda, rendendo nulla la polizza e il decreto ingiuntivo grazie al quale a palazzo dei Priori erano entrati 3 milioni. Tutto parte nel 2007 con l’affidamento a Esattorie spa della riscossione tributi. Contestualmente Atradius rilascia la polizza fideiussoria con un massimale di mezzo milione, triplicato all’inizio del 2009 in virtù di «un presumibile incremento dei volumi economici finanziari interessati».
Da qui, occhio alle date. Il 28 dicembre 2012 il comune proroga a Esattorie la concessione fino al 30 giugno 2013, il 19 marzo 2013 chiede il raddoppio della polizza: da 1,5 a 3 milioni. Nel frattempo però «Esattorie è risultata inadempiente per 4 milioni e 453.717 euro», quindi il comune procede all’escussione della polizza.
Scrive ancora il giudice: «Avuta contezza del cospicuo debito accumulato, piuttosto che risolvere il rapporto, escutere la garanzia in essere e tentare di recuperare con gli strumenti ordinari l’eventuale credito residuo, il comune ha ritenuto conveniente ampliare l’oggetto e la durata della concessione, così ottenendo l’aumento del massimale dall’Atradius fino a 3 milioni». Esattorie propone un piano di rientro in 8 rate mensili da 556 mila euro circa, a partire dal 28 febbraio 2013. Ed ecco il perché dell’annullamento deciso dal giudice: «Atradius è stata chiamata a garantire, con la polizza rilasciata il 19 marzo 2013 (c’era ancora la precedente amministrazione guidata da Giulio Marini, ndc), una posizione obbligatoria ormai irrimediabilmente compromessa. La funzione della polizza fideiussoria consiste nel garantire l’adempimento di un credito non ancora scaduto e non nel porre a carico del fideiussore il costo dell’adempimento di un credito già scaduto».
Viva Viterbo, con Filippo Rossi, ha chiesto l’accesso agli atti, «riservandoci ogni ulteriore riflessione – dice Barelli – quando avremo la documentazione completa. Riteniamo tuttavia che alcuni passaggi della sentenza meritino un forte approfondimento giuridico e politico su quanto accaduto e su eventuali responsabilità. Pur nelle more del gravame in sede d’appello annunciato dal Comune è importante fare chiarezza su alcune contestazioni sollevate non da questa o quella forza di maggioranza o opposizione, ma da una sentenza di un tribunale. Sulla quale i cittadini, trattandosi di soldi pubblici, hanno diritto a una corretta e puntuale informazione».

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