“Entro tre anni la canapa ritornerà nelle farmacie svizzere”
4 FEBBRAIO 2019 – 11:00
Decine di migliaia di pazienti in Svizzera fanno ricorso alla cannabis per alleviare disturbi e dolori. La maggior parte lo fa però in modo illegale. Una situazione inconcepibile, secondo Rudolf Brenneisen, tra i principali esperti svizzeri in materia di canapa terapeutica, il quale auspica il ritorno della ‘pianta proibita’ nelle farmacie. Intervista.
La Svizzera è considerata un paese pioniere in materia di droghe. Venticinque anni fa ha lanciato un progetto per la prescrizione medica di eroina e la sua strategia – detta ‘dei quattro pilastri’ – è stata seguita anche da altre nazioni.
Un approccio progressista che non è però stato adottato per la canapa a uso medico, sostiene Rudolf Brenneisen, presidente del Gruppo di lavoro svizzero per i cannabinoidi in medicina (SACMLink esterno) ed ex consulente del Laboratorio sui Narcotici delle Nazioni Unite.
swissinfo.ch: Che cos’è per lei la canapa: una droga da vietare o un medicamento da legalizzare?
Rudolf Brenneisen: La cannabis è una pianta dall’alto potenziale terapeutico. Bisogna fare una chiara distinzione tra la canapa ricreativa e quella a fini medici, che a mio modo di vedere doveva essere legalizzata in Svizzera già da lungo tempo.