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Emergenza incendi, scuole chiuse a San Francisco: "Aria inquinata come a Pechino"

Emergenza incendi, scuole chiuse a San Francisco: "Aria inquinata come a Pechino"(afp)

I roghi che continuano a divampare in California stanno trasformando la calamità naturale in un disastro ambientale. I morti accertati sono 31, ancora 400 i dispersi. A fuoco un’area complessiva di 700 km quadrati

Oggi le scuole saranno chiuse in tutta la Bay Area di San Francisco: è una delle misure di emergenza rese necessarie dalla nube tossica che propagano gli incendi, non domati ormai da una settimana. Le autorità locali hanno giudicato che la qualità dell’aria è a livelli di guardia, ma tenere la popolazione scolastica a casa è solo un palliativo, la spessa coltre di fumo penetra ovunque.
Mentre sale il bilancio delle vittime dei 17 incendi tuttora in corso a nord della città – sono 31 i morti accertati, ancora 400 i dispersi – la calamità naturale sta trasformandosi anche in un disastro ambientale.

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Le rilevazioni dell’inquinamento dicono che in questi giorni l’area di San Francisco, che di solito vanta cieli azzurri e un’aria pulita anche per le normative ecologiche avanzate, è sprofondata ai livelli di Pechino. Tra le numerose conseguenze degli incendi alcune toccano anche gli italiani: il Consolato generale d’Italia a San Francisco ha dovuto rimpatriare dei concittadini che erano nella regione vinicola per le vendemmie.

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Tra gli epicentri degli incendi, devastati dal fuoco, ci sono le contee di Napa e Sonoma celebri come il “Chianti-shire californiano” e dove tante aziende vinicole distrutte hanno proprietari italo-americani, oltre a Mendocino, Marin, Santa Rosa e Calistoga. L’emergenza si estende ben oltre, a sud del Golden Gate Bridge, visto che l’intera baia per un raggio di oltre cento chilometri è sotto l’assedio del fumo. Fenomeni di elevato smog e “cielo rosso” sono stati rilevati in tutta la Silicon Valley e fino al golfo di Santa Cruz-Monterrey, 200 km più a sud.

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A nulla è valsa finora la mobilitazione di mezzi eccezionali per combattere le fiamme. Hanno fatto il giro del mondo le immagini del Boeing 747 trasformato in un gigante Canadair, il Jumbo adibito al lancio di liquidi dall’alto. Lo fiancheggia una flotta di 30 aerei anti-incendio, più 73 elicotteri. Sul terreno a combattere le fiamme ci sono 8.000 vigili del fuoco con 550 mezzi. Di rinforzo è arrivata anche la guardia nazionale con reparti di bulldozer e scavatrici per creare trincee spezza-fiamme.

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Eppure non uno degli incendi è stato spento, né sono in fase di ritirata: le condizioni meteo sono pessime per la  perdurante siccità e i forti venti. Robert Giordano, sceriffo di Sonoma, ha detto che tra le vittime ritrovate ci sono “cadaveri ormai ridotti a cenere e ossa carbonizzate”. Nell’intera California la superficie bruciata dagli incendi di questa settimana ha ormai superato i 70 mila km quadrati.

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