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Elezioni in Italia, per Bettini del PD è ultima spiaggia. E dice perché Renzi ha rotto

Goffredo Bettini fa una analisi sintetica ma esaustiva di quella che è la posizione del Partito Democratico in questa situazione di governo in bilico e poi dice perché Renzi ha rotto.

No, le elezioni proprio non le vuole il Partito Democratico, spaventato dai sondaggi elettorali, considera questa soluzione una ultima spiaggia.

“Le elezioni sarebbero una sciagura, ma alla fine questa cosa che le elezioni non si possono mai fare non deve diventare motivo per ingoiare tutto. Sarebbe il massimo della subalternità ingoiare tutto in nome della considerazione delle elezione come colpo di Stato”, ha detto Goffredo Bettini, pensatore del PD, parlando alla federazione della provincia di Roma del suo partito, come riportato dall’Adnkronos.

Bettini crede la parola agli italiani possa essere data solo dopo avere affrontato “almeno in parte le emergenze”, ma è chiaro che se “l’agibilità è maggiore non devono essere considerate un colpo di Stato” le elezioni.

“Una sciagura sì perché io penso che dobbiamo andare avanti fino all’ultimo, ma non fino a decapitare il Pd”, dice ancora partecipando all’evento romano del suo partito.

Il disegno di Renzi secondo Bettini

Interessante la ricostruzione, che un giorno definiremo di storia della politica italiana, ma che Bettini fa live a beneficio dei contemporanei.

“La crisi è incomprensibile ma non dal disegno politico di Renzi. La vera strategia di Renzi è stata fin dall’inizio ridurre il Pd al 6% come i socialisti francesi e fare Macron. Questa roba non ha funzionato, quello spazio che lui immaginava non c’è stato”, ha detto Bettini.

E guardando a quella piccola costellazione che raggruppa Calenda, Renzi e la Bonino, dice che “hanno potenzialmente un’area del 10% e rompono le scatole, questo è il punto” per il Partito Democratico che vede una fuga di voti proprio verso questi partitini.

“Renzi ha visto una sua crisi politica e ha rotto per questo, coerente con la sua impostazione di fondo, fallita, per riaprire i giochi, avere più protagonismo, rompere uno schema funzionale anche al futuro tra Pd, M5s e Leu”, dice Goffredo Bettini, trovandosi così in linea con quanto Romano Prodi aveva detto già alcuni giorni prima che Renzi formalmente costringesse alle sue ministre di ritirarsi dall’esecutivo.

Bettini ha parlato personalmente con Renzi

“Renzi ha voluto determinare una frattura ed è entrato in una contraddizione ridicola. Gliel’ho detto personalmente, hai fatto un casino, hai rotto un percorso coerente e poi hai detto chiamateci. Ma che serietà, che coerenza ha una politica di questo genere?”

Tornare con Renzi? Una garanzia di instabilità

E sulla ipotesi di ritornare con Renzi lui, come Andrea Orlando, dice che in politica mai nessuna strada è preclusa, tuttavia si domanda quale futuro avrebbe l’esecutivo probabilmente una garanzia di instabilità politica.

“Ora cosa si può fare, riaprire il dialogo con Renzi? Non so quale credibilità può avere. La politica non esclude alcuna verifica ma io la ritengo una strada sbagliata, ci metterebbe ancora più nei guai e se fosse determinante Renzi tra due settimane ci sarebbero le stesse fibrillazioni. Renzi è una garanzia di instabilità, non di stabilità”, ragiona Goffredo Bettini.

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