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Disposta la chiusura nel periodo estivo del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’Ospedale di Villa d’Agri


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«La chiusura nel periodo estivo del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’Ospedale di Villa d’Agri ancora una volta dimostra il basso livello delle capacità gestionali dei vertici dirigenziali che governano la sanità in Basilicata. Ancor più perché l’interruzione del Servizio ha come causa l’assenza per ferie del personale medico». È quanto afferma il Segretario Regionale del Partito di “Azione” Donato Pessolano. La situazione che si è verificata nel nosocomio di Villa d’Agri oltre che essere di per sé molto grave, assume il carattere del grottesco e dell’inenarrabile. « Ritengo assurdo – continua Pessolano – che un Servizio di vitale importanza come quello della Psichiatria di Villa d’Agri

possa subire un’interruzione a causa dell’assenza per ferie dei Medici che vi lavorano. Ancor di più perché, a quanto sembra, la decisione è stata presa in perfetta condivisione con la Direzione Strategica dell’ASP. Ci chiediamo se, anche in questa occasione, il fatto di avere un uomo solo al comando e che svolge contemporaneamente le funzioni sia di Direttore Generale che quelle di Direttore Sanitario possa avere avuto un suo peso. Come si fa a lasciare senza una Direzione Generale l’Azienda Sanitaria territoriale più grande della Regione Basilicata, nonostante ci sia disponibile una graduatoria approvata dalla giunta regionale e da cui poter subito attingere per la nomina di un Direttore Generale nel pieno delle sue funzioni.

Quella di aver deliberatamente privato i cittadini di un servizio essenziale senza che ci fossero solide motivazioni la ritengo una grave responsabilità . Il fatto che il personale medico possa godere del diritto alle ferie lo ritengo più che giusto – afferma il segretario Pessolano – ma che tale diritto vada ad incidere così fortemente sulla salute e sulla vita dei cittadini lucani è inconcepibile. Le ferie potevano essere diversamente programmate e spalmate lungo il periodo estivo in maniera razionale, in modo che fosse consentito il meritato riposo ai Medici, ma senza avere ricadute sulla continuità delle attività. Mi auguro che qualcuno approfondisca quanto accaduto ed intervenga in modo concreto ed energico.

Non dimentichiamo – conclude Donato Pessolano – che la gestione della patologia psichiatrica non è solo la gestione di un problema di salute, ma rappresenta una realtà che ha un forte impatto sulle famiglie dei pazienti e le famiglie, di fronte ad un problema del genere, non possono e non devono essere lasciate da sole».

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