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Di Maio in Giordania: “Consolidare i rapporti e presto un Istituto italiano di cultura ad Amman”

La prima tappa del tour regionale del ministro degli Esteri si è conclusa, il titolare volerà in Arabia Saudita. Al centro della giornata di oggi le crisi regionali, la pandemia e le relazioni economiche.

È stata una giornata piena di incontri quella che ha visto oggi il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ad Amman, nella prima delle due tappe della missione regionale che lo porterà anche in Arabia Saudita. In Giordania Di Maio ha incontrato il ministro degli Esteri Ayman Safadi e il premier del regno hashemita Bisher Al Khasawneh.

Al termine dell’incontro con il suo omologo, Di Maio ha enumerato punto per punto le costanti dei rapporti Italia-Giordania e le nuove sfide per accrescere la cooperazione economica e anche quella in ambito culturale, con l’obiettivo di aprire un Istituto italiano di cultura ad Amman.

“Tenevo molto ad effettuare questa missione nonostante le restrizioni dovute al Covid. Ringrazio il collega, amico, Ayman Safadi per la sua accoglienza e il proficuo incontro che abbiamo avuto – ha detto Di Maio nel corso della conferenza stampa congiunta – Sia al ministro Safadi, sia al primo ministro, che ho incontrato stamattina, ho sottolineato quanto l’Italia consideri prezioso il rapporto con la Giordania, Paese che è per noi un interlocutore di riferimento sul piano bilaterale e sul piano regionale”, ha sottolineato il capo della Farnesina.

“Confermo il nostro impegno a consolidare questo rapporto in tutti gli ambiti: dalle relazioni politiche, ai rapporti economico-commerciali, alla collaborazione in ambito culturale, all’ambito multilaterale”, ha aggiunto ricordando che “la pandemia ha avuto un impatto negativo sui rapporti commerciali e sulla crescita a livello mondiale. Con l’arrivo del vaccino, ci stiamo avvicinando a un’uscita da questa emergenza sanitaria e sarà importante cogliere tutte le opportunità per consolidare ed espandere la nostra presenza imprenditoriale nel Regno, già promettente in molti settori quali energia, infrastrutture, trasporti e telecomunicazioni”. 

Il ministro degli Esteri Luigi DI Maio ad Amman

La presidenza del G20

Di Maio ha sottolineato che “accanto alle opportunità in ambito economico commerciale” c’è il costante “impegno italiano nel settore della cooperazione, che sin dal 2012 ha identificato la Giordania come paese prioritario e che dal 2018 si muove all’interno di un valido Accordo Quadro che ha creato le condizioni per l’espansione delle nostre attività a sostegno degli amici giordani”.

L’obiettivo è quello di “rafforzare la collaborazione con la Giordania anche in ambito multilaterale, a cominciare dalla Presidenza G20 che l’Italia esercita dal dicembre scorso”.

La Giordania è stata invitata a partecipare al gruppo di lavoro Commercio e Investimenti (TIWG) e alla Ministeriale G20 Commercio si svolgerà il 5 ottobre 2021.

La Giordania e il sostegno ai rifugiati

Il ministro degli Esteri ha voluto ricordare anche “l’apprezzamento per l’impegno del Regno sul piano umanitario a sostegno dei rifugiati della Regione” per cui la Giordania “sopporta un peso significativo, ed è necessario che la comunità internazionale continui a sostenere il Paese. Nella Conferenza di Bruxelles di giugno 2020 l’Italia ha lavorato perché gli impegni dei Paesi donatori possano proseguire”.  

Un IIC ad Amman

È stata poi la volta di un annuncio significativo in campo culturale, settore dove Italia e Giordania collaborano da tempo anche “attraverso le missioni archeologiche italiane operanti nel Paese”.

“Per rafforzare questa collaborazione stiamo pensando all’istituzione ad Amman di un Istituto italiano di cultura come ho annunciato oggi al primo ministro”, ha dichiarato Di Maio in conferenza stampa. 

“Queste missioni, che aiutano a valorizzare il patrimonio storico giordano e a consolidare il settore turistico di questo meraviglioso Paese, costituiscono infatti un pilastro della nostra collaborazione, che si estende inoltre al mondo universitario e scolastico”. 

Le crisi regionali

Non è mancato il dialogo sulle crisi regionali, come quella siriana e la situazione in Iraq. “Ho fatto presente all’amico Ayman Safadi che la Giordania può svolgere un ruolo prioritario per la futura ricostruzione dei due Paesi vicini – anche in chiave di sicurezza nazionale. La salvaguardia della stabilità dell’Iraq e la sua normalizzazione sono delle priorità per entrambi i nostri Paesi”.

Per Di Maio “l’Iraq si trova in una situazione critica e necessita di assistenza internazionale per gestire numerose sfide. L’Italia è certamente pronta a sostenere concretamente questo processo”.

Il titolare della Farnesina ha anche “ribadito l’apprezzamento italiano per la politica di moderazione perseguita da Amman nella Regione e per il suo impegno nella lotta al terrorismo e a Daesh”, che è  “una priorità per l’Italia”.

La crisi di governo vista da lontano

Durante la visita in Giordania, Di Maio non ha mancato di esprimersi sui social. Dalla sua pagina Facebook ha voluto rispondere a chi lo avrebbe voluto a Roma, più vicino al centro della crisi di governo in corso.

“Mi hanno detto: ‘Forse è meglio se questo fine settimana rimani a Roma, bisogna attendere gli sviluppi della politica’ – ha scritto sulla sua pagina Fb -Perché sarei dovuto rimanere a Roma, quando da ministro degli Esteri avevo programmato una missione molto importante in Giordania e in Arabia Saudita che permetterà alle imprese italiane di avere nuove opportunità economiche e di lavoro? A me interessa dare certezze agli italiani per uscire dalla pandemia, non discutere o fare polemica”.

E ancora: “I politici sono pagati per lavorare, non per litigare. Ogni ministro, ogni membro di governo, ogni parlamentare è chiamato a dare il massimo, sempre. Le trame di palazzo, i giochini, non dovrebbero nemmeno sfiorarci”.

Infine Di Maio ha ricordato i prossimi passi da fare e gli obiettivi da perseguire, a cominciare dalla distribuzione dei ristori ed il Recovery plan.

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