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Delitto Ceste, la figlia diventa maggiorenne: su Facebook i toccanti auguri dell’avvocato

Elisa aveva 13 anni quando la madre fu uccisa dal marito Michele Buoninconti. Carlo Tabbia, legale della famiglia, le scrive: “Sei forte e coraggiosa, vivi la vita fino in fondo”


Oggi, sabato 13 ottobre, diventa maggiorenne Elisa Buoninconti, la figlia di Elena Ceste, la casalinga di Costigliole scomparsa nel gennaio 2014 e ritrovata cadavere alcuni mesi dopo in un fiumiciattolo non distante da casa, per l’uccisione della quale il marito Michele Buoninconti è stato condannato a trent’anni di carcere.

Per il compleanno della ragazza l’avvocato Carlo Tabbia, il legale che in questi anni ha assistito la famiglia Ceste nel suo percorso doloroso, ha voluto farle gli auguri con un commovente messaggio su Facebook: “Ti ho incontrata per la prima volta – si legge sul suo profilo social – in un momento terribile che rimarrà per sempre impresso non solo nella mia vita professionale, ma anche personale. Ti ho visto soffrire a tal punto che inizialmente hai eretto un muro insormontabile nei confronti di tutti e di tutto. Ma ho avuto anche il piacere di vedere quel muro sgretolarsi e cadere nella tua crescita di ragazza dolce, sensibile, semplice, ma, allo stesso tempo forte e coraggiosa che cercava di riappropiarsi di ciò che ancora restava dopo le terribili esperienze vissute. Sono sicuro che mamma sarà sempre accanto a te nel percorso che ti accingi a iniziare da maggiorenne, in questo giorno speciale in cui entri a far parte del mondo dei “grandi”! Ricorda che la vita è un’enorme avventura: perciò prendi il primo aereo e vivila fino in fondo! Ti auguro di realizzare tutto ciò che ti aspetti. Un abbraccio e ovviamente tanti auguri!”.

Elena Ceste scomparve misteriosamente il 24 gennaio del 2014, mentre Michele, al tempo vigile del fuoco, accompagnava a scuola i loro quattro figli. Il corpo venne trovato casualmente il 18 ottobre 2014, durante alcuni lavori di bonifica, in un rio ad appena un chilometro dalla loro casa a Costigliole, in provincia di Asti. Buoninconti fu arrestato il 24 gennaio 2015 con l’accusa di averla uccisa e di averne poi nascosto il cadavere. E’ stato poi condannato sia in primo grado che in appello a trent’anni di carcere: sentenza confermata anche dalla Cassazione. Dopo che il padre è finito in carcere tutti e quattro i figli di Elena sono stati affidati ai nonni materni. Per accudirli si sono trasferiti a Govone, così da non traumatizzarli ulteriormente con un trasferimento: hanno continuato ad andare nelle stesse scuole e hanno potuto mantenere così le loro amicizie. Michele Buoninconti ha scritto loro più volte, lamentandosi di non ricevere risposta. I rapporti tra lui e i figli si sono incrinati durante il processo. Adesso che la figlia più grande ha diciotto anni potrà decidere se andare a trovarlo o meno, anche se quando l’aveva sollecitata un’amica di Michele si era detta turbata per tutta questa insistenza.

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