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Danilo Mattei: “Una vita non basta.

La  vita di Danilo Mattei  come  un riesame continua, perchè “la vita” accade, senza che ci dia tempo di analizzare, o metterla in prospettiva. Forse questa esplorazione, questa riflessione, in questo momento della mia esistenza  la ritengo importante, e persino necessaria. D’altra parte, come ho scoperto da alcune mie vecchie foto, i ricordi non significa soltanto sentire malinconici per qualcosa che svanisce come il tempo, ma guardare avanti e capire che c’è ancora molto da fare.
laura mazzano 2 296 (1).jpgQuali sono i ricordi più belli legati al cinema?
Il primo vero provino fù con un vero Maestro e uomo straordinario: Dino Risi il film era “Anima Persa’ Tratto da un Romanzo di Arpino Protagonisti Vittorio Gassman,  Divo e uomo di enorme carisma insieme ad una grande Diva Francese Catherine Denevue  Twenty Centuty Fox Europa musiche di Francis Lay, ero un giovane al  mio primo film, feci il provino tra 200 ragazzi tra i quali il bellissimo e bravissimo Miguel Bosè…  Pensai di non avere chance, ma alla fine eccomi qua a raccontarvi la storia.
A quale dei tanti attori sei più legato?
Credo Nino Manfredi, con cui ho girato “in nome del Papa Re” attore, regista straordinaria con la regia di Luigi Magni.  Accanto al giovane rivoluzionario (Il mio Ruolo) un giovane Rosalino Cellamare poi “Ron”. Il cinema di allora funzionava se tu funzionatavi!! Niente storie strane.
Come hai conosciuto Robert De Niro?
Conoscevo un amico grandissimo fotografo di scena che aveva fatto due film straordinari. “Il Padrino “è Toro scatenato’ lui  a sua volta era entra nelle simpatie di del protagonista Robert De Niro  e  Harvey Keitel, entrambi venivano a Roma per la presentazione di “Toro scatenato “. La sera dopo Rober De Niro chiamò Emilio per uscire un  per la città  per vedere quella parte di Roma vera, autentica,  ed è lin quella occasione che ci siamo conosciuti, devo aggiungere che la nostra amicia ormai dura da anni, Robert credo che  sia una delle migliori persone che abbia mai conosciuto.
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Cosa rappresenta per te il cinema?
Il cinema è sempre stato e continua a essere un mezzo straordinario dove fuggire dalla realtà quotidiana a speso alienate, un luogo dove tutti vorrebbero realizzare i propri sogni proiettando i propri sognoi su una grande scherzmo, ecco perché sono posseduto dal fatto che questa grande arte non morirà mai.
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Dopo aver girato il mondo cosa accade quando sei tornato a Roma?
Quando sono Tornato a Roma ho fatto dei Film come Produzione Internazionale come Hotel Colonial di Cinzia Tj Torrini con l’amico Produttore Mauro Berardi, poi come a quistion Manager per la Clemo International Aiuta Aurelio De Laurentiis con l’ardua impresa di a riportare in Italia l’amico di sempre Robert De Niro per il fil Manuale d’amore 3 con lo stesso Robert De Niro Carlo Verdone e Monica Bellucci
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Attualmente a cosa stai lavorando?
Sempre con gli amici Robert De Niro e Bruce Springsteen mi sono occupato della International Production’s Management nel Docu/Film Il segreto di Otello, poi dopo un incontro con  l’amico Gianni Minà mettemmo  insieme una c/o Produzione tra la Tribeca Productions di Robert De Niro e Jane Rosenthal e la Triworld cinema di Gianni Bozzacchi Sceneggiatura di Stephene J.Rivele e Christopher Wilkinson un film sulla vita di “Enzo Ferrari” Sta terminando di scrivere quella che dovrebbe essere la sua Opera prima come regista una storia semi/autobiografica che è la storia di una generazione “Destiny” Che metterà in chiaro tanti punti della sua vita. Tra le novità c’è anche vita dell”Ambasciatrice del Kurdistan donna straordinaria simbolo del valoroso Popolo Curdo che ha fermato in Iraq l’Isis.

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