EXITO STYLE

Da Gessica Notaro alla vigile che salvò Ciro: Mattarella conferisce 30 onorificenze al merito

Protagonisti di storie di eroismo nella vita di tutti i giorni, sono stati scelti dal capo dello Stato come esempi di coraggio e altruismo
ROMA. Trenta eroi civili, trenta italiane e italiani che da oggi avranno sul petto l’Onorificenza al merito della Repubblica italiana, scelti dal presidente Mattarella come esempio per il loro coraggio, la capacità di aiutare gli altri,  affrontare sacrifici e rischi per consegnarci un paese migliore. Con le brutte notizie che, per una volta, mostrano anche il rovescio della medaglia, la forza indomita di denunciare, di non subire la violenza sulle donne, i bambini, il bullismo, l’emarginazione. E di rinascere.
Come Gessica Notaro, 28 anni, la ragazza che sfilava in passerella a Miss Italia, e che un giorno dello scorso gennaio il suo ex sfregiò con l’acido per tentare di cancellare per sempre quella bellezza non più di ‘sua proprietà’. Ma Gessica, che ha subito molti interventi al viso e all’occhio, ha denunciato, non si è nascosta, è tornata ad essere la ragazza dei leoni marini al delfinario di Rimini. E il suo volto, la sua storia, davanti le telecamere, perfino di nuovo in passarella a Miss Italia, sono diventati il simbolo, la testimonianza della lotta contro la violenza. Il presidente Mattarella l’ha decorata con l’Omri, Cavaliere al merito della Repubblica italiana, per il “coraggio e la determinazione con cui offre la propria testimonianza di vittima e il suo impegno sul tema del contrasto alle violenze di genere”. Gessica, così come tutti gli altri eroi ‘per caso’ nominati ‘motu proprio’ dal capo dello Stato, lo ha appreso stamattina da una telefonata che le è arrivata dal Quirinale. Poi, nei prossimi mesi, tutti quanti saliranno al Colle per ricevere l’onorificenza dalle mani di Mattarella.
Ci saranno anche le due poliziotte che hanno dato la caccia e catturato, come ha raccontato quella foto all’uscita dalla questura di Rimini diventata famosa, il branco del congolese Guerlin Butungu e della sua banda di minorenni che sulla spiaggia stuprava turiste e trans. La prima si chiama Francesca Romana Capaldo, 41 anni, napoletana, vicequestore del Servizio centrale operativo, ora anche Cavaliere della Repubblica, che a Rimini si trasferì a fine agosto proprio per dare la caccia al branco. Al suo fianco la collega della Mobile Roberta Rizzo, 56 anni, nata a Nardò ma funzionaria nella questura nella città romagnola. Francesca e Roberta, ora anche lei Cavaliere, anche grazie alle testimonianze e alle immagini delle telecamere sulla spiaggia da paradiso diventata inferno, dove una turista polacca venne violentata, hanno fatto rapidamente scattare le manette ai polsi dei violentatori.
Donna anche un altro dei nuovi Cavalieri, Teresa Di Francesco, 43 anni, di Caserta, unica lady del team Usar (Urban Search and Rescue) dei Vigili del fuoco, la squadra specializzata nei salvataggi sotto le macerie. In azione a Rigopiano, nell’albergo travolto dalla valanga, e poi a Casamicciola dove per tutta la notte ha parlato con Ciro e il fratellino Mattias prigionieri nella casa crollata per il terremoto, salvandoli. E a Casamicciola (ma anche a Ischia) alla fine il suo collega dei Vigili del fuoco, Giuseppe Bove, 56 anni, di Benevento, scavando per 14 ore anche con le mani è riuscito a tirare fuori il piccolo Ciro.
Storie di eroismo. Ma pure storie di tutti i giorni. La donna vittima di bullismo e cyberbullismo, come Ilaria Bidini, 32 anni, che ad Arezzo da bersaglio si è trasformata in battagliera combattente contro i cyber-bulli. Barbara Burioli, 48 anni, e Rocco De Lucia, 50, titolari della Siropack di Cesenatico che da 10 anni assistono in fabbrica un loro dipendente malato e spesso costretto ad assentarsi. C’è Claudio Dutto, 63 anni, di Riva del Garda, che in Kenya cura gratis i bambini in  un studio dentistico, e Gaetano Fuso, 41 anni, di Calimera (Lecce) che si è inventato una terrazza sul mare per accogliere i malati di Sla. O le insegnanti di Amatrice, come Maria Rita Pitoni, 57 anni, che fra baracche e tendopoli continuato ogni giorno

a portare a scuola i ragazzi. Solo alcuni dei protagonisti delle tante storie, di accoglienza agli immigrati, agli ammalati, ai disabili, che il presidente della Repubblica ha voluto premiare e mettere sotto i riflettori. Sperando che l’esempio diventi contagioso.

POST A COMMENT