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Crollo ponte Genova, il premier Conte: "Revocheremo concessione Autostrade, non possiamo aspettare la Giustizia"

Il governo stanzia cinque milioni di euro per la rimozione delle macerie dopo la tragedia del ponte Morandi: “Saremo molto più rigorosi nelle nuove concessioni”. Annunciato anche lo stato d’emergenza per 12 mesi e la proclamazione di un giorno di lutto nazionale


GENOVA. “Avvieremo la procedura per la revoca della concessione a società Autostrade”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte durante la conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri straordinario dopo il crollo del ponte Morandi a Genova. Il premier ha anche annunciato lo Stato di emergenza per 12 mesi per gli eventi di ieri. “Al di là delle verifiche penali di quello che farà la magistratura con la sua inchiesta”, ha proseguito Conte, “noi non possiamo aspettare i tempi della Giustizia. Il Governo, nell’atto di disporre nuove concessioni, sarà molto più rigoroso nella valutazione delle clausole. Andremo a rivedere i contratti di servizio per rendere più stringenti i vincoli”. Inoltre, Conte ha annunciato la volontà di “nominare un commissario ad hoc per la ricostruzione a Genova”.

“Abbiamo deciso di proclamare una giornata di lutto nazionale, dobbiamo ancora individuare il giorno, che coinciderà con la giornata della cerimonia funebre delle persone defunte”, ha aggiunto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il Consiglio dei ministri straordinario si è tenuto in prefettura a Genova con il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini, il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio e il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, tutti presenti alla conferenza stampa.
Per quanto riguarda la viabilità dei prossimi mesi a Genova e dintorni, “con il sindaco ed il governatore Toti abbiamo messo a punto dei percorsi viari alternativi per quanto riguarda la città”, ha poi rimarcato il premier, “confidiamo di realizzarli a breve ed anche per questo motivo è importante rimuovere il prima possibile le macerie” per cui sono stati stanziati cinque milioni di euro per le prime operazioni. “Serve un piano di monitoraggio di tutte le infrastrutture, più efficace e puntuale”, ha concluso Conte, “dobbiamo assicurare alla popolazione massima tranquillità negli spostamenti”.

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