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Crollo ponte di Genova, Toninelli: "Avviato iter per lo stop della concessione ad Autostrade". Conte: "Dovevano prevenire"

Il premier: “A settembre un tavolo con tutti i concessionari: stileremo un programma degli interventi”. Di Maio: “Non biasimo chi rinuncia ai funerali di Stato: il crollo è figlio dei trattamenti privilegiati fatti ad Autostrade per l’Italia”


“Ho una notizia importantissima da darvi. Il mio ministero ha inviato ad Autostrade la lettera con cui prende avvio la procedura per la decadenza della concessione. Vogliamo cambiare tutto”. Lo annuncia il ministro delle infrastrutture e trasporti Danilo Toninelli in un post su Facebook.

Interviene anche il capo politico del Movimento Cinque Stelle: “Il crollo del ponte Morandi è figlio di tutti i trattamenti privilegiati e delle marchette fatti ad Autostrade per l’Italia”. Lo scrive il vicepremier Luigi Di Maio in una lettera inviata ai parlamentari M5s. “Ci vorrà tanto tempo per invertire la rotta e togliere la mangiatoia pubblica a questi prenditori, ma siamo stati votati proprio per questo”. E aggiunge: “Non biasimo chi rinuncia ai funerali di Stato”.
In una nota, il premier Giuseppe Conte scrive: “”Il concessionario avrà facoltà di far pervenire le proprie controdeduzioni entro 15 giorni, fermo restando che il disastro è un fatto oggettivo e inoppugnabile e che l’onere di prevenirlo era in capo al concessionario su cui gravavano gli obblighi di manutenzione e di custodia. Si è diffusa la notizia che Autostrade per l’Italia sarebbe disponibile a ricostruire il ponte a sue spese. Se questa proposta verrà formalizzata il Governo la valuterà, ma non come contropartita della rinuncia a far valere la voce di tutte le vittime di questa immane tragedia”.
Il premier annuncia anche che “a partire da settembre convocheremo tutti i concessionari delle infrastrutture”. L’obiettivo è stilare “un programma dettagliato degli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione, con specifica quantificazione delle risorse destinate a questo scopo: li costringeremo a impegnarsi in un programma di riammodernamento delle infrastrutture destinando ad esso risorse più proporzionate e adeguate agli utili che ne ricavano”. Ancora: “Il disastro di Genova è un fatto oggettivo e inoppugnabile e che l’onere di prevenirlo era in capo al concessionario su cui gravavano gli obblighi di manutenzione e di custodia”.
E domani il governo sarà presente a Genova per i funerali di Stato delle vittime del crollo del ponte Morandi, ma, a quanto si apprende, non si terrà quella riunione straordinaria del Consiglio dei ministri cui si era fatto cenno in precedenza.

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