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Crisi governo, l’aut aut di Bettini a Renzi: o Conte o elezioni in giugno

Anche Goffredo Bettini ricorda a Matteo Renzi che il nome di Giuseppe Conte non si tocca, l’alternativa? Ce ne andiamo tutti a elezioni in giugno.

Goffredo Bettini, esponente del Partito Democratico solitamente posizionato in secondo piano in tempo di pace, a Matteo Renzi recapita l’aut aut: o un governo in cui Giuseppe Conte fa il presidente del Consiglio oppure ce ne andiamo tutti a elezioni in giugno.

Al Corriere della Sera Bettini, che certe cose a Renzi gliele aveva dette in faccia a quattro occhi, dice che Conte è l’lunica soluzione per il Partito Democratico “perché ha lavorato bene” e, soprattutto, perché “è popolare”.

E poi Conte ha il merito di aver ricondotto l’Italia “nella sua naturale collocazione europeista; ha già ottenuto la fiducia alla Camera e un amplissimo consenso al Senato”.

Parole identiche a quelle ieri fatte pervenire a mezzo social network dal segretario del PD Nicola Zingaretti, che su Conte ha posto il sigillo: almeno a parole.

PD è l’elefante buono

E sul ruolo del Partito Democratico all’interno della politica italiana e il ruolo che sta giocando in Parlamento, Bettini usa una immagine.

“Noi siamo l’elefante “buono” che si porta in “groppa” qualche suonatore di tamburello. Alcuni commentatori amplificano il rumore del tamburello e non si accorgono che l’elefante “buono” dà la forza e la direzione per andare avanti”, dice Bettini al Corriere.

Giustizia, fisco e Recovery plan

Per quanto ciò che va migliorato, Bettini dice che il Recovery plan è già stato migliorato e lo sarà ulteriormente dopo le consultazioni avviate con le parti sociali.

Restano da sciogliere le divergenze sulla giustizia e sul fisco, due temi che anche la Commissione europea ci chiede di riformare e che dovranno quindi far parte del Piano di ripartenza dell’Italia.

“Conte ha ripetuto più volte di essere disponibile a discutere e sottoscrivere un programma di fine legislatura e a rafforzare la squadra. Si stava procedendo bene. Poi la rottura. Incomprensibile. Improvvisa. Dalle conseguenze molto gravi”, aggiunge Bettini.

Proseguono le consultazioni

E mentre il presidente della Camera dei deputati Roberto Fico prosegue la sua seconda e ultima giornata di consultazioni esplorative, i messaggi politici lanciati dai vari partiti attori principali di questa crisi di governo vengono recapitati anche a mezzo stampa.

Questa mattina la capogruppo alla Camera di Italia Viva, Maria Elena Boschi, ha affermato che l’accordo scritto va bene, ma se ci sono idee e se la notte si può dormire invece di fare riunioni a Palazzo Chigi. Il Partito Democratico sembra invece mantenere la sua linea di intransigenza sul nome di Giuseppe Conte.

Il capo politico del M5s Vito Crimi ha ribadito ieri al termine delle consultazioni che per il movimento “la scelta del Presidente Conte come guida del governo è una scelta indiscutibile”. Lo ha anche confermato a Sputnik Italia Emanuele Dessì, senatore del M5S, dicendo: “al momento non c’è alternativa ad un Conte Ter, spero che ci sarà una maggiore capacità di capirsi e di andare verso un obiettivo comune”.

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