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Crevalcore, 13 anni dopo: "Quella strage nella nebbia"

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C’era la nebbia, il 7 gennaio del 2005, quando due treni si scontrarono sulla linea Bologna-Verona, all’altezza di Crevalcore. Persero la vita 17 persone e furono decine i feriti. Oggi si commemora una strage rimasta senza colpevoli. “Dopo 13 anni è ancora vivo il dolore”, dice Simonetta Saliera, presidente dell’Assemblea legislativa, che con lungo messaggio su Facebook ha ricordato ieri “le tante risposte che stiamo ancora aspettando” su quanto avvenuto quel giorno, e come un’intera comunità “seppe reagire e affrontare con dignità e forza gli effetti del terribile disastro ferroviario”.
Quella comunità si ritrova stamattina alle 9.30 nella chiesa della Beata Vergine dei Poveri a Crevalcore (viale Italia), per la messa del vescovo Zuppi. Alle 11 è in programma la deposizione di fiori al cippo dedicato alle vittime, nel parco 7 gennaio 2005. Mentre ieri, alle sette del mattino, è partita l’ormai tradizionale maratona.
La strage di Crevalcore è rimasta senza colpevoli. Il macchinista Vincenzo De Biase, che pagò con la vita lo scontro, non si accorse del segnale giallo e del successivo rosso. Se si fosse salvato, sarebbe stato ritenuto l’unico responsabile. Tutti assolti invece i vertici delle Fs coinvolti nel processo per lo schianto tra l’interregionale proveniente da Verona – con 200 passeggeri a bordo – e un treno merci che arrivava da Roma, lungo una linea che era ancora a binario unico.
Ci vorrà anche quella tragedia per aprire una riflessione sulla gestione delle tratte ferroviarie, specie quelle a un solo binario, e sulle tecnologie volte a migliorare la sicurezza. Ieri l’assessore regionale ai trasporti Raffaele Donini, nel ricordare “un lutto gravissimo”, ha parlato proprio di questo. “La sicurezza delle linee ferroviarie dell’Emilia-Romagna è stata e resta tuttora per noi una priorità indiscutibile, perché fatti così

gravi e ingiusti non debbano più accadere. Dall’inizio della legislatura ci siamo battuti senza sosta per rendere i treni sempre più sicuri e sono molte le linee che ora hanno gli standard più avanzati di controllo. Con un investimento di 65 milioni di euro, tra questo e il prossimo anno, completeremo la dotazione dell’alto controllo tecnologico su tutte le linee ferroviarie, requisito fondamentale per garantire la massima sicurezza dei passeggeri”.

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