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Corrado Chiodi Imprenditore

Elezioni L’Aquila: il Tar decide in 24 ore su ricorso centrosinistra

 
L’AQUILA. Il Tar dell’Aquila, al termine dell’udienza di oggi, si è riservato una decisione che, secondo quanto appreso, dovrebbe essere ufficializzata domani, sul ricorso con cui il centrosinistra ha chiesto e ottenuto il riconteggio di alcune schede nel primo turno delle elezioni amministrative dell’Aquila con l’obiettivo di far recuperare alla coalizione sconfitta dal centrodestra al ballottaggio i 41 voti determinanti per raggiungere al primo turno, celebrato l’11 giugno 2017, il 50 per cento più uno. Se i giudici amministrativi dovessero dare ragione ai ricorrenti, al Comune dell’Aquila ci sarebbe una maggioranza di centrosinistra e un sindaco di centrodestra, Pierluigi Biondi (Fratelli d’Italia), per quella che è la cosiddetta ‘anatra zoppa’.
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La stessa situazione è capitata al Comune di Avezzano (L’Aquila), dove è stata risolta con una serie di passaggi dal centrosinistra al centrodestra, guidato dal sindaco, Gabriele De Angelis, che ha riconquistato, almeno numericamente, la maggioranza. All’esame dei giudici amministrativi, nell’udienza di oggi, proprio la relazione della commissione prefettizia che negli ultimi mesi ha proceduto alle verifiche: a intervenire in aula sono stati l’avvocato Claudio Verini, in rappresentanza dei dodici candidati consiglieri di centrosinistra firmatari del ricorso, l’avvocato Maurizio Capri, in rappresentanza di Massimiliano Pieri, candidato consigliere della lista civica ‘Passo Possibile’ non firmatario del ricorso, ma costituitosi in giudizio in un secondo momento, l’avvocato Raffaele Daniele, consigliere comunale Udc, che cura gli interessi del centrodestra, l’avvocato Livio Proietti, in rappresentanza dell’assessore comunale e deputato Luigi D’Eramo, costituitosi, come Pieri, a parte.
Presenti anche i legali dell’Avvocatura del Comune dell’Aquila. Sulla vicenda incombe l’atto di citazione per querela di falso presentata in sede civile dagli avvocati Roberto Colagrande del Foro dell’Aquila e Livio Proietti di quello di Tivoli (Roma), incaricati dagli assessori Carla Mannetti di Fratelli d’Italia e dallo stesso D’Eramo della Lega, in relazione al verbale delle operazioni elettorali del seggio 41, dal quale sarebbero “spariti” 400 voti in sede di trascrizione dei dati.
L’atto, considerata la contromossa del centrodestra alla cosiddetta anatra zoppa, è stato presentato contestualmente a un’istanza di sospensione del giudizio pendente al Tar, che potrebbe quindi congelare processo ed esito, in attesa che venga discussa la causa civile.
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