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Consip, Gentiloni: "Inaccettabili comportamenti che screditano istituzioni"

I retroscena dell’audizione al Csm sui metodi d’indagine preoccupano la politica. Alfano: “In ballo c’è la tenuta democratica del Paese”. Delrio: “Inquietante”. Renzi: “Contro di me falsità costruite ad arte ma la verità prima o poi arriva”. Critiche dal M5S: “Ha paura, vuole condizionare l’inchiesta”. E Brunetta lo accusa di doppiopesismo

Le manovre che emergono dietro la gestione dell’inchiesta Consip agitano il bacino politico. “Serve chiarezza, è in gioco la tenuta democratica del Paese”, afferma il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, alla festa di Ap. Il leader centrista definisce “scandalose e inquietanti” le notizie emerse dalla deposizione al Csm del procuratore di Modena sui metodi d’indagine condotte dal pm Woodcock – ora indagato per falso – e dai carabinieri del Noe. Il fatto che “quanto esce sui giornali non lo dice un giornalista, ma lo denuncia un magistrato”, secondo Alfano “rende ancora più scandaloso e penalmente rilevante, se è vero, il comportamento di alcuni soggetti”. E invita ad andare a fondo delle verifiche per capire “se c’era qualcuno dietro, chi ha agito per conto di chi”.
Interviene, in serata, dalla festa dell’Unità di Imola, anche il premier Paolo Gentiloni: “Per un Paese come il nostro la credibilità e l’autorevolezza di istituzioni che amministrano la giustizia e la sicurezza di questi tempi è un bene prezioso da tutelare”. Il premier continua: “Se ci sono dei comportamenti che screditano questa autorità io penso che siano dei comportamenti gravissimi. Queste istituzioni penso che possano avere al proprio interno gli anticorpi per evitare” questi comportamenti, “se necessario eliminarli, io ho fiducia che chi amministra la giustizia e la sicurezza sappia confermare la crediblità. Mi preccupa che venga messo in gioco questa credibilità” delle istituzioni. “Sono convinto che non sarà così, chi ha messa in discussione questa crediblità non riuscirà ad incriminare la forza delle istituzioni”.

Caso Consip, Gentiloni: “Inaccettabile screditare le istituzioni”

“Inquietante” è l’aggettivo usato anche da un altro ministro, Graziano Delrio, che chiede “verità e stabilità”: “Di questo c’è bisogno perchè è democrazia solo se si arriva alla verità dei fatti”. Matteo Renzi, la figura finita nel mirino degli inquirenti che ora sono invece sotto accusa, ostenta invece serenità: “Noi siamo quelli che di fronte a una falsità costruita ad arte per mistificare le cose non reagiamo arrabbiati, ma con il sorriso zen di chi sa che la verità prima o poi arriva. E lo stiamo vedendo, perché il tempo è galantuomo e gioca con la nostra maglia”, ha dichiarato parlando a Milano alla scuola politica ‘Pier Paolo Pasolini’, senza fare riferimento specifico all’affaire Consip ma suggerendo genericamente: “Non lasciatevi fregare dalle fake news e ce ne sono tante, di falsità, costruite ad hoc”. Dichiarazioni che arrivano dopo quelle più accese pronunciate in un’intervista al Foglio di ieri nella quale parlava di inchiesta condotta “per gettare fango”.
Ma Forza Italia lo attacca: “Questo doppiopesismo della sinistra e di Renzi puzza, è schifoso. Non è possibile che quando viene colpita la sinistra siamo al golpe e quando tocca a Berlusconi è la democrazia”, afferma Renato Brunetta, contestando che “se la sinistra vuole essere credibile deve fare mea culpa sulla sua storia, su cosa disse quando un vero golpe colpì Berlusconi e il suo governo democraticamente eletto nell’estate 2011”. E dal fronte Cinque Stelle Danilo Toninelli interviene con un tweet: “La furia di #Renzi contro i magistrati di #Consip è la prova che ha paura. Un atto eversivo fatto solo per condizionare l’inchiesta!

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