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Come l’Haute Couture ci insegna a guardare il mondo

Raccontano un futuro fatto di speranza e allo stesso tempo rappresentano il periodo intenso di introspezione e di cambiamento che tutto il mondo si è trovato a vivere. Chiusi in casa nei mesi della pandemia, i designer si sono guardati dentro, e hanno espresso la loro lettura di questo momento storico attraverso creazioni artistiche, di alta artigianalità. Gli stilisti hanno fatto un passo in avanti con più facilità rispetto allo spaesamento della stagione passata, quando il Covid aveva colto tutti di sorpresa, paralizzando la moda e lasciando poche e incerte speranze per il futuro. Oggi, con un bagaglio di sofferenza ma anche di sicurezza in più, la semaine de la Haute Couture printemps-été 2021 dipinge il mondo nuovo che ci aspetta, con una consapevolezza ulteriore.

Il Grand Palais trasformato nella sede di una festa firmata Chanel, un ricevimento nel Sud della Francia che sembra uscito da un sogno. Fendi che accoglie in un mondo parallelo, in cui guardarsi dentro, prendersi una pausa e ricominciare con più consapevolezza. Armani e il suo tributo a Milano. Valentino e il Rinascimento di domani, fatto dalla gioia e dalla forza date dalla bellezza. Dior e l’interrogarsi su cosa ci riserverà il futuro, sapendo di dover sempre prima trovare noi stessi.

Dior

Matteo Garrone x Dior Couture

Una fuga dalla realtà, nel tentativo di capire cosa ci riserva il futuro. Nessuno può dirlo. Il mondo reale, nell’ultimo, anno ha superato la fantasia e in questo momento storico abbiamo tutti bisogno di ritrovarci. Nell’incognita del futuro e del presente, vengono in aiuto i tarocchi. È questo il senso del cortometraggio realizzato da Matteo Garrone per la maison Dior, per presentare la collezione di alta sartoria Spring Summer 2021. Un labirinto fisico fuori dal tempo e dallo spazio che diventa la proiezione della condizione interiore della protagonista alla ricerca di se stessa. In suo soccorso arrivano gli arcani ripresi dalle carte storiche Visconti-Sforza o di Marsiglia: la temperanza, la papessa, le stelle, il matto, i diavolo e la morte. Il castello scelto dalla maison Dior si trova a Sammezzano, in provincia di Firenze. Attualmente è considerato uno dei luoghi culturali in pericolo, al punto che all’interno del borgo è nato un comitato civico che si occupa della raccolta fondi per la sua salvaguardia. Dopo la Puglia, Maria Grazia Chiuri ha puntato sulla Toscana, trasformando il castello di Sammezzano in un set cinematografico. Un luogo perfetto, per la sua bellezza, per ospitare un mondo fatto di tarocchi, di superstizione e di arcani che indicano la via giusta e del tentativo della protagonista di ritrovare se stessa.

Chanel

Sulla passerella di Chanel tutto racconta un pomeriggio di primavera nel sud della Francia. Una festa, un matrimonio, con archi di fiori, petali sparsi lungo i vialetti che fanno da passerella, mentre la musica suggerisce una storia d’amore appena nata. Tutto quello che vorremmo tornare a fare presto. Le sedie d’oro distanziate, le madrine della maison come uniche spettatrici della sfilata e l’arrivo della sposa su un cavallo bianco trasportano all’interno di un sogno. Le modelle, a presentare la collezione disegnata da Virginie Viard escono da un bosco, da un ricevimento di nozze come delle ninfe moderne, quasi a voler raccontare un mondo parallelo in cui le feste e i festeggiamenti non sono considerati assembramenti, ma in cui si possa ancora apprezzare la bellezza, annusare il profumo dell’aria e sentirsi belle. Il film della sfilata diretto da Anton Corbijn è stato girato al Grand Palais a Parigi, un grande classico per le passerelle Chanel. Un mondo immaginario, fiabesco per l’appunto, nel quale speriamo di poter presto tornare.

Valentino

@andre.lucat

Pierpaolo Piccioli ci porta all’interno della Sala Grande della Galleria Colonna, a Roma. La sfilata si svolge in un’area della galleria in cui le statue, i marmi, l’oro e le decorazioni raccontano un nuovo Rinascimento, con tutta la bellezza che riserva il futuro. L’oro compare anche sul volto delle modelle e nei dettagli degli abiti, oltre che nelle scarpe-monumento, con tacco e platform esagerati, che fanno sognare un domani fatto di occasioni, balli e divertimento.

Fendi

Un moderno labirinto di plexiglass, ma con un chiaro richiamo alla storia: dai marmi del Bernini al romanzo Orlando scritto da Virgina Woolf. Sulla passerella hanno sfilato le fuoriclasse, da Naomi Campbell, a Kate Moss, a Christy Tulington. Il designer Kim Jones ha raccontato il proprio percorso di introspezione vissuto nei mesi del lockdown nella sua casa del Sussex, poco distante dalla dimora della scrittrice de “La signora Dalloway”. E la sfilata d’Alta Moda di Fendi è diventato un racconto di un momento personale e di raccoglimento, al termine del quale ci si rifugia in un angolo privato dove concentrarsi su di sé, dove leggere e riflettere. Un racconto che rispecchia un’esperienza che ognuno di noi si è trovato a vivere in questo periodo complicato per tutto il mondo.

Armani Privé

Palazzo Orsini, Via Borgonuovo 11, Milano:  è la sede dell’atelier di Armani, il luogo dove le collezioni prendono forma. La sfilata di alta sartoria di Re Giorgio arriva in un momento storico in cui Armani ha donato e ha fatto tanto per il capoluogo lombardo ed è qui che ha scelto di sfilare, a porte chiuse, mostrando la linea d’Alta Moda Armani Privé, Spring Summer ’21, spostando la sfilata di Haute Couture da Parigi alla sua sede natale. Il video di presentazione colloca la passerella nel quadrilatero della moda, mostrando via Borgonuovo, oltrepassando il cancello d’ingresso, attraversando i cortili e risalendo la scalinata imponente del palazzo. Lo stilista che nelle settimane precedenti il Natale ha tappezzato la città di cartelloni con la scritta: «Io ci sono per Milano con i milanesi con sentimento», ha voluto rimarcare la sua devozione totale alla città e ai suoi cittadini. «La couture è radicata nella storia della moda. Rappresenta l’apice della creatività e dell’abilità sartoriale ma è un mondo disponibile solo per pochi. Oggi, per mezzo della democrazia di internet, siamo in grado di offrire un posto in prima fila a tutti», è il disclaimer posto al video diffuso sui canali social della casa di moda milanese. Un modo per prendere il meglio, malgrado tutto, da una situazione che ha messo in ginocchio Milano e i milanesi.

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