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Cinema Nervi: l’omaggio di Parasite 2.0 a Pier Luigi Nervi

Si ispira a una delle creazioni più amate di Pier Luigi Nervi, il Cinema-Teatro Augusteo di Napoli, il progetto di videoarte Cinema Nervi, realizzato in collaborazione con il collettivo Parasite 2.0, studio di architettura, design e ricerca fondato nel 2010 (con sede a Milano, Bruxelles e Londra). Il lavoro, che analizza lo stato dell’habitat umano attraverso un ibrido di architettura, design e arte, offre uno sguardo sperimentale alla mostra “Pier Luigi Nervi, l’architettura come una sfida”, allestita negli spazi della Manifattura Tabacchi a Firenze. Rivisitando il lavoro di Nervi e la mostra negli spazi dell’ex complesso industriale, Parasite 2.0 aggiunge una prospettiva contemporanea e interdisciplinare alle creazioni di Nervi utilizzando il linguaggio del mondo digitale. Un approccio che rispecchia la sperimentazione esplorata da NAM-Not A Museum, programma di arte contemporanea della Manifattura. Cinema Nervi si svolge su due livelli paralleli. Uno spazio digitale, dedicato all’esplorazione virtuale delle opere, e un’installazione fisica di un progetto immaginario mai realizzato da Nervi. Parasite 2.0 si avvale del contributo di 5 diversi studi di architettura, artisti e designer internazionali.

Pierluigi Nervi, Courtesy Pier Luigi Nervi Project Association Bruxelles

A Lucia Tahan (Berlino), Clube (San Paolo), The Pleasure Paradox (Milano, Amsterdam, Amburgo e Rotterdam), Anabel Garcia-Kurland (Londra) e Alessio Grancini (Los Angeles), è stato chiesto di reinterpretare diverse opere dell’ingegnere italiano: il Palazzo del Lavoro di Torino, l’Ambasciata italiana a Brasilia, la Manifattura Tabacchi e lo Stadio G. Berta (più conosciuto oggi come Artemio Franchi) entrambi a Firenze, e la sede dell’UNESCO a Parigi, utilizzando strumenti di progettazione sconosciuti al tempo di Nervi, ovvero il video e le forme d’arte digitale. «Negli ultimi 30 anni abbiamo visto crescere esponenzialmente l’uso di software e di linguaggi video, anche applicati all’architettura, con una conseguente evoluzione formale e plastica senza precedenti» afferma il collettivo Parasite 2.0. «Osservando il lavoro di Nervi abbiamo visto come egli abbia preceduto questa evoluzione già a suo tempo, sebbene non avesse la possibilità di sperimentare in ambiente digitale, oggi habitat quasi naturale della ricerca contemporanea. E proprio il digitale è il terreno comune su cui si muove la ricerca architettonica o l’indagine artistica delle figure che abbiamo voluto coinvolgere non solo per restituire una visione contemporanea e futuribile dell’architettura di Nervi, ma anche per ipotizzare nuovi possibili scenari di integrazione dell’eredità nerviana nel tessuto sociale e culturale delle città attuali». Prossimi appuntamenti online (sui canali youtube di NAM e Manifattura Tabacchi) il 9 Febbraio (Alessio Grancini) e il 16 Febbraio (Anabel Garcia-Kurland).

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