Continuano a crescere i casi di Chikungunya nel Lazio. In particolare, stando all’ultimo bollettino diffuso in serata, sono 64 le persone che hanno contratto il virus, con 52 di queste localizzate nel territorio di Anzio – vera zona rossa dell’emergenza -, sia in termini di residenti che di turisti che hanno trascorso alcuni periodi in zona.
Gli altri casi sono stati registrati a Nettuno (2), Latina (3) e Roma (7).
“La Regione Lazio – si legge nei vari lanci d’agenzia – chiede ai Comuni interessati di intensificare l’azione di contrasto ai vettori e per questo motivo ha convocato lunedì prossimo i rappresentanti di Roma Capitale e delle altre amministrazioni interessate, Latina e Anzio, proprio per verificare l’azione di disinfestazione messa in atto fin qui. La Regione Lazio ha richiesto, inoltre, l’intervento dei tecnici dell’Istituto Superiore di Sanità per verificare le metodologie finora adottate”.
Intanto, l’epidemia – se così si può chiamare – è destinata a espandersi. Oltre al caso di Modena (già registrato qualche giorno fa), oggi è giunta notizia di un secondo caso nelle Marche, nel piccolo paese di Castelplanio, in provincia di Ancona.
Il 65enne infettato dalla zanzara tigre, già dimesso dall’ospedale, ha dichiarato di aver soggiornato per tre settimane ad Anzio. Dunque, non sembra affatto escluso che alcuni turisti possano aver portato con sé – oltre a tanti souvenir e a bei ricordi – anche l’infezione della Chikungunya.