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Champions League, la Pro Recco perde in finale con l’Olympiacos 9-7

Pro Recco Champions, 2° posto

Sfuma il sogno Champions della Pro Recco: alla Sciorba la coppa la alzano i greci dell’Olympiacos che superano i biancocelesti per 9-7.
Escono a testa alta i ragazzi di Vujasinovic: sempre sotto fin dall’inizio e reduci da due partite tostissime in 48 ore, hanno messo in acqua tutto quello che avevano meritando l’applauso della Sciorba, gremita fino all’inverosimile.
La posta in palio blocca le due squadre in avvio, Pavic e Tempesti fanno buona guardia e la prima vera emozione è il palo di Molina. Alla seconda superiorità, quando sono trascorsi cinque minuti e quaranta secondi, l’Olympiacos passa con Obradovic, da posizione 3, bravo a infilare il numero uno di casa sopra la testa. La saetta di Mandic vale il pareggio della Pro Recco che dura però lo spazio di un’azione: Buslje, con Gitto nel pozzetto, deposita facilmente in rete, per il 2-1 che chiude il primo parziale.
Si riparte e la voglia di rimonta di Filipovic si infrange sul palo. Genidounias spreca una ghiotta occasione sei contro quattro, poi si fa espellere e Molina, servito da Ivovic, gira in rete con il mancino: esplode la Sciorba, è 2-2. Spettacolo in acqua: Gounas riporta avanti i greci, Ivovic carica il braccio armato e rimette in equilibrio la gara a metà tempo. La Pro fatica con l’uomo in meno e Fountoulis la punisce di nuovo per il quarto vantaggio greco.  Deve salire in cattedra Di Fulvio con la specialità della casa: alzo e tiro che batte Pavic sul palo corto e 4-4. La squadra di Vujasinovic potrebbe sorpassare l’Olympiacos per la prima volta, ma Filipovic si fa parare il rigore procurato dalla controfuga di Di Fulvio.
Le squadre cambiano campo, ma il copione è sempre lo stesso: Fountoulis e Dervisis battono Tempesti con tiri fotocopia da posizione 2. Vujasinovic prova a dare la scossa ai suoi con Volarevic a difesa della porta. I biancocelesti si aggrappano a Di Fulvio che da posizione 3, con Delakas nel pozzetto, non dà il tempo a Pavic di alzare le braccia. Il pari però non vuole saperne di arrivare, Echenique e Bodegas mancano due facili occasioni, poi scatta Alesiani, il più giovane dei suoi, glaciale nella controfuga che fa scattare in piedi il pubblico a 80 secondi dalla terza sirena. La squadra di Vlachos va ancora avanti con Genidounias, per il 7-6 che conduce le finaliste agli ultimi otto minuti.
Ne passano due e Fountoulis supera Volarevic sul palo corto alzando la pendenza della strada che porta alla coppa. La Sciorba spinge i biancocelesti, ma Pavic è un muro e respinge tutti gli assalti. Così Fountoulis, ancora con l’uomo in più, fa il 9-6 che suona come una sentenza a quattro minuti dal termine. Echenique ridà un briciolo di speranza alla Pro Recco, ma l’alzo e tiro di Di Fulvio sbatte sulla traversa e a Genova fa festa l’Olympiacos.
“Abbiamo sbagliato troppo in attacco – commenta Vujasinovic – il loro portiere, Pavic, ha fatto una grandissima partita e noi abbiamo mancato troppi tiri facili innervosendoci. Loro nel terzo tempo hanno fatto due gol da molto lontano e la gara si è messa sul binario sbagliato: hanno meritato di portare la coppa ad Atene, così è la vita sportiva, aspettiamo un’altra occasione per provare a vincere”.
Gli altri piazzamenti:
7-8 posto: Spandau – Brescia 10-14
5-6 posto: Szolnok – Eger  10-6
3-4 posto: Barceloneta – Jug 14-8

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