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Casaleggio: “Il governo cade sulla Tav? Non credo”. E sull’autonomia: “Non decido io se consultare iscritti”

l presidente dell’Associazione Rousseau a Bari commenta i sondaggi che danno il M5s in calo: “Sbagliano”. E tesse le lodi della democrazia diretta

“Il governo cade sulla Tav? Non sta a me dirlo. Non credo, però…”. Davide Casaleggio interviene da Bari dove ha preso parte alla sesta tappa del Rousseau City Lab, l’evento itinerante dedicato ai temi della cultura e dell’innovazione dell’associazione Rousseau al quale partecipano parlamentari, sindaci e ministri del Movimento 5 Stelle. Rispondendo ai giornalisti sul rischio che il governo possa cadere a causa delle divisioni tra M5S e Lega sulla Tav afferma: “Penso che la base abbia sempre espresso la propria opinione in modo univoco su questo tema”.

Il presidente dell’associazione Rousseau commenta anche i sondaggi che danno il M5s in calo: “Non sono mai stato innamorato dei sondaggi, anzi tutte le volte che ho visto un sondaggio il giorno prima di una elezione, puntualmente ha sbagliato di più o meno il 6 per cento, per cui è un dato da prendere per quello che è”.

Casaleggio risponde anche su un altro dei temi al centro dello scontro fra Lega e M5s, ovvero l’autonomia regionale: “Non sta a me decidere su cosa interrogare gli iscritti, penso lo si possa fare in tutte le occasioni in cui ha senso consultarli”.

In ogni caso per il figlio di Gianroberto la piattaforma Rousseau ha dimostrato che “la democrazia partecipata è possibile. È qualcosa di concreto. Oggi i rappresentanti futuri del Movimento 5 Stelle verranno scelti dagli iscritti. Sembra una cosa normale, lo è, però non è ancora normale negli altri partiti. Non sto solo parlando dell’Italia, sto parlando in generale dell’Europa”.

“Oggi – prosegue – abbiamo i rappresentati sia in Parlamento che all’Europarlamento che nelle Regioni scelti dagli scritti. È qualcosa già di concreto ma stiamo migliorando”. E conclude: “Questa volta nella selezione per le Europee è stato introdotto anche il sistema meriti, per dare la possibilità alle persone e agli scritti di scegliere in modo più consapevole in base ai meriti delle persone che si sono proposte”.

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