Era in corso una cena quando i banditi hanno fatto irruzione. Tre armati e mascherati. Accento dell’Est. Sparano per intimidere il padrone di casa

Spari nella villa, l’irruzione di tre banditi armati e mascherati in casa, nella villa di un imprenditore del marmo. E’ accaduto sabato sera nei pressi di Carrara, nella villa di Alberto Franchi che è stato aggredito, picchiato e minacciato di morte: lo hanno così intimorito che lui non ricordava più la combinazione della cassaforte e questo ha ulteriormente innervosito i bandidi che hanno sparato dei colpi in aria. I colpi sono stati sentiti all’esterno dell’abitazione.
Tutto comincia sabato sera all’ora di cena. In casa oltre a marito e moglie ci sono due amici che erano arrivati per cena. Avviene l’irruzione dei banditi: sono tre all’interno della casa e due all’esterno. A volto coperto e armati. Hanno un accento dell’Est europeo. Prima legano la moglie e i due ospiti, poi hanno intimato all’imprenditore di aprire la cassaforte.
L’uomo che non ricorda la combinazione viene picchiato e passera la notte al pronto soccorso dell’ospedale. I banditi arraffano soldi e gioielli, lasciando a terra il padrone di casa poi soccorso: ha una costola rotta e varie contusioni.
Prima di andarsene prendono dal server le immagini delle telecamere di sorveglianza. Quando gli altri amici hanno suonato il campanello di casa i malviventi erano ancora nella villa ma sono riusciti a uscire e ad allontanarsi prima dell’arrivo di polizia e carabinieri.
“Un fatto gravissimo – commenta il sindaco di Carrara, Francesco De Pasquale –  invio la piena solidarietà mia e dell’amministrazione comunale ad Alberto Franchi e alla sua famiglia. Quello che è accaduto è davvero inquietante e riporta alla luce con dirompenza quanto sia necessario dotare le forze dell’ordine di strumenti, strutture, risorse e uomini: i cittadini hanno tutto il diritto di sentirsi sicuri”. “Un episodio gravissimo di fronte al quale si impone una risposta immediata in termini di sicurezza del nostro territorio. Siamo vicini alla persone che hanno vissuto questi terribili momenti di aggressione e di violenza per di più all’interno della propria abitazione” aggiunge Cosimo Maria Ferri, sottosegretario al ministero della Giustizia, e candidato alla Camera per il Pd. Si tratta di “mettere in campo i massimi sforzi per consegnare queste persone alla giustizia e per ottenere punizioni severe e pene certe. Magistratura e forze dell’ordine sono già al lavoro e riponiamo massima fiducia nel loro lavoro”, aggiunge Ferri che dice di aver parlato con il prefetto il quale,   nei prossimi giorni, convocherà un comitato per l’ordine e la sicurezza. All’ordine del giorno ci sarà proprio la sicurezza dei cittadini, “per proteggerli di fronte a reati gravi di furti in abitazione e rapina”  prosegue il sottosegretario. Un impegno che lui prende, “se eletto”, anche “chiedendo sempre più risorse, e un sistema di rete anche attraverso la video sorveglianza più penetrante e 24 h su 24”. “Chi ha intenzione di delinquere – continua Ferri – deve avere la netta percezione che la risposta dello Stato sarà immediata, ferma e certa”, assicurando  “più risorse e investimenti nelle forze dell’ordine e nella videosorveglianza”. “Certezza della pena e pene più severe per una risposta di giustizia che sia davvero incisiva”, conclude il sottosegretario ricordando che “un segnale è stato dato con l’aumento delle pene per i reati di furto in abitazione e rapina, con un processo penale più efficiente e rapido, così come rivisto con la recente riforma”.