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Carmagnola, la sindaca leghista abbatte con le ruspe una baracca di nomadi sinti. Salvini: "Dalle parole passiamo ai fatti"

“Questa mattina a Carmagnola  in provincia di Torino dove amministra la Lega, è stata abbattuta una casa abusiva in un campo sinti non autorizzato. Dalle parole ai fatti. #Primagliitaliani”. Lo scrive su Facebook Matteo Salvini, ministro dell’Interno, che allega anche due foto della casa abbattuta con una ruspa.
Sindaca di Carmagnola è Ivana Gaveglio d eletta in una coalizione di centrodestra due anni, professoressa di scuola media . La Gaveglio aveva impedito un anno fa al CoroMoro composto da giovani migranti di cantare Bella Ciao a Carmagnola per la sagra del Peperone.
“Con questa azione – commenta il sindaco, Ivana Gaveglio – si è operato per ristabilire una situazione di legalità sul nostro territorio. Con attenzione, sensibilità e senso di responsabilità. La proficua collaborazione fra enti ha consentito di condurre l’operazione senza che si verificassero problemi di ordine pubblico o momenti di tensione”.

L’iter giudiziario era cominciato nel 2008. Il semaforo verde all’abbattimento è arrivato dopo la decisione con cui la Cassazione, lo scorso 11 maggio, ha dichiarato inammissibile l’ultimo ricorso. Lo sgombero è stato disposto il 15 giugno dalla procura di Asti. Ad occuparsene è stata una ditta specializzata incaricata dall’autorità giudiziaria. Sono intervenuti carabinieri, personale della Questura di Torino e della polizia municipale, con il supporto logistico dell’Ufficio tecnico comunale e della Croce Rossa. “Il tutto – osserva Gaveglio – è stato gestito con professionalità da persone molto esperte”. Nella casa, all’interno di un campo abusivo, fino a poco tempo fa abitavano due adulti. I loro ultimi effetti personali gli sono stati messi a disposizione prima dello smantellamento dei locali.
I sinti piemontesi (“piemontakeri”) sono cittadini di nazionalità italiana. Secondo alcuni studi discendono da comunità che si sono insediate in Piemonte verosimilmente alla fine del Cinquecento

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