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Calenzano, bimba abusata dal prete allontanata dalla casa dei genitori

Insieme a lei anche i fratellini di 14 e 7 anni. Sono stati tutti trasferiti in un “luogo sicuro”


La bambina di 10 anni trovata semisvestita la notte di lunedì 23 luglio nell’auto di don Paolo Glaentzer, parroco di San Rufignano a Sommaia, è stata allontanata con i fratellini di 14 e 7 anni dalla casa dei genitori e collocata “in luogo sicuro”. E’ la decisione assunta dal procuratore minorile Antonio Sangermano, che segue la vicenda con i sostituti Roberta Pieri e Filippo Focardi, e che ha coordinato l’intervento dei servizi sociali e della polizia municipale di Calenzano.
Il provvedimento è stato adottato sulla base dell’articolo 403 del Codice civile (Intervento della pubblica autorità a favore dei minori), che recita: “Quando il minore è moralmente o materialmente abbandonato o è allevato in locali insalubri o pericolosi, oppure da persone per negligenza, immoralità, ignoranza o per altri motivi incapaci di provvedere alla sua educazione, la pubblica autorità, a mezzo degli organi di protezione dell’infanzia, lo colloca in luogo sicuro, sino a quando si possa provvedere in modo definitivo alla sua protezione”.

Gli allarmi dei servizi sociali, degli insegnanti e degli psicologi sulla situazione dei bambini risalgono al lontano 2007, quando la piccola abusata dal sacerdote era appena nata. Nel 2013 – dopo aver sperimentato invano molte forme di sostegno alla famiglia – il tribunale dei minori aveva allontanato i bambini dalla casa familiare, collocandoli in istituto, ma nel 2016 la corte di appello ha accolto il ricorso dei genitori (contro il parere dei servizi sociali) e ha rimandato i bambini in famiglia

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