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Caffè del Nonno fatto in casa: 5 ingredienti per la felicità. Semplicissimo e buono

Caffè del Nonno fatto in casa: 5 ingredienti per la felicità. Semplicissimo e buono. E quando la voglia di dolce aumenta cosa bisogna fare se non una bella crema caffè? Dopo tutto è una delle cose più azzeccate dopo un fine pasto, dolce con un retrogusto amaro. Ideale in qualsiasi periodo dell’anno.

Un dessert al cucchiaio davvero buono e semplice che non prevede molti procedimenti, che tutti possono fare. Andiamo quindi a vedere come si prepara questo dolce e quali sono gli ingredienti giusti per avere una consistenza compatta e dolcissima.

Ingredienti del Caffè del Nonno

  • 200 gr panna fresca
  •  mascarpone 70 gr
  • latte condensato 70 gr
  • caffè solubile per cappuccino o una tazzina di espresso 70 gr ( il caffè che consigliamo è Caffè dei Partenopei).

Procedimento

Mescolate il latte condensato al mascarpone e al caffè solubile o al caffè normale raffreddato. mescolate e amalgamate tutto. montate la panna a neve fermissima e unitela al resto degli ingredienti delicatamente e senza smontare il composto. mettete la crema nelle coppette e mettetele in frigo o freezer per almeno 30 minuti. tiratele fuori almeno 20 minuti prima di consumarle.

Tempo di preparazione: 10 minuti

Consigli: se volete una consistenza molto più densa potete aggiungere mezzo foglio di gelatina ammollata in acqua fredda e poi sciolta direttamente nel caffè. Potete spolverizzare con cacao amaro prima di servire.io ho messo granelli di caffè

Le proprietà del caffè

Un gruppo di piccole molecole contribuisce alla sensazione che il caffè restituisce in bocca. Lo hanno scoperto gli scienziati della Ohio State University (OSU), che hanno presentato i risultati del loro lavoro durante la riunione dell’American Chemical Society (ACS) Fall 2021. Il team, guidato da Brianne Linne e Devin Peterson, ha infatti identificato i composti responsabili dell’effetto e dell’aroma caratteristici del caffè. Gli esperti sottolineano che questi dati potrebbero essere utili per regolare le condizioni di lavorazione e tostatura di qualità pregiate della bevanda.

“Sappiamo che il caffè può avere un impatto importante in termini di stimoli e percezioni – osserva Christopher Simons della OSU – tradizionalmente si pensava che fosse a causa di zuccheri e lipidi, ma abbiamo scoperto che in realtà l’aroma e il gusto della bevanda dipendono dalla presenza di piccole molecole”. Gli autori hanno esaminato quattro diversi caffè, coinvolgendo otto assaggiatori esperti per illustrare le sensazioni che caratterizzavano ogni qualità.

“Abbiamo utilizzato quattro sub-attributi tattili – spiega Simons – gessosità, pienezza in bocca, astringenza e spessore. Abbiamo scoperto che l’acido 3- e 4-caffeilchinico sono associati alla pienezza dell’aroma, mentre alcuni composti della melanoidina, formati dalla reazione di Maillard durante la tostatura, conferiscono al caffè l’astringenza. La gessosità è stata invece correlata a un amminoacido”. Gli scienziati ipotizzano la presenza di recettori in bocca che potrebbero essere responsabili della diminuzione della sensazione di pienezza.

“Queste conoscenze – commenta Peterson – potrebbero rivelarsi utili per coltivatori e produttori, che potrebbero modulare le loro coltivazioni sulla base delle preferenze dei consumatori. Sarà utile anche capire come le condizioni di crescita dei chicchi di caffè e le temperature di tostatura influenzino i composti”.

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