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Brindisi, truffa da 4 milioni di euro: rinvio a giudizio per l'ex veggente

Rinvio a giudizio per Paolo Catanzaro, poi diventato Sveva Cardinale, Francesco Rizzo e altre sette persone per truffa ai danni di otto vittime che temevano disgrazie. L’ex veggente risponde anche di evasione fiscale


BRINDISI – Il gup di Brindisi ha deciso il rinvio a giudizio di nove persone: l’ex veggente e aspirante showgirl Paolo Catanzaro, che ha poi cambiato sesso ed è diventato Sveva Cardinale, e Francesco Rizzo, arrestati il 29 gennaio scorso, e altri sette, a vario titolo accusati di aver favorito un’associazione per delinquere finalizzata alla truffa in danno di otto presunte vittime che credevano nelle doti sovrannaturali di Catanzaro, alla quale avrebbero versato denaro.
I reati contestati sono l’associazione per delinquere, nell’ambito del quale a Paolo Catanzaro (nota al pubblico come Sveva Cardinale) viene assegnato ruolo di promotore, capo e organizzatore del sodalizio con compiti di decisione, pianificazione e di individuazione delle vittime. Poi c’è la truffa, che avrebbe consentito a l’ex veggente di incassare “grosse somme di denaro”, almeno 4 milioni di euro in totale, per evitare disgrazie varie o per finanziare “la diffusione del messaggio evangelico”.
Alla ex veggente viene anche contestata l’evasione fiscale: non avrebbe dichiarato elementi attivi di reddito per complessivi 200mila euro, evadendo così le imposte dirette per circa 80mila euro. Insieme con il marito avrebbe poi compiuto azioni tali da “rendere in parte inefficace la procedura di riscossione coattiva su una polizza di importo di 44mila euro”. Otto le parti civili costituite. Il processo inizierà il 3 ottobre.

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