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Brindisi, confiscati beni per 800mila euro a un boss della Scu condannato per mafia

L’operazione riguarda Ottavio Fornaro, 42enne di San Marzano di San Giuseppe, condannato per associazione mafiosa in quanto ritenuto appartenente al clan Soloperto della Sacra corona unita

BRINDISI – Confiscato un ingente patrimonio sottratto alle organizzazioni mafiose tra Brindisi, Taranto e San Marzano di San Giuseppe (Taranto). I carabinieri stanno procedendo alla confisca di beni per un valore complessivo di 800mila euro nei confronti di Ottavio Fornaro, 42enne di San Marzano di San Giuseppe, condannato per associazione mafiosa in quanto ritenuto appartenente al clan Soloperto della Sacra corona unita.
Una prima fase dell’attività i carabinieri l’avevano  incardinata nel 2016, quando la Direzione distrettuale antimafia di Lecce,  aveva richiesto al Tribunale di Taranto l’emissione di un primo decreto di sequestro anticipato di beni mobili e immobili, per un valore stimato di 100mila euro nei confronti di Fornaro.
Il provvedimento eseguito nell’aprile di quell’anno riguardava parte del patrimonio di Fornaro, in parte intestato a terze persone in modo fittizio: un conto corrente bancario,  un appartamento a Taranto e una società  di rivendita pneumatici.
Il secondo provvedimento di sequestro, a complemento del precedente, eseguito nel gennaio di quest’anno dai carabinieri, emesso dal Tribunale di Taranto su richiesta della Dda di Lecce, ha portato al sequestro, in Brindisi e San Marzano di San Giuseppe, di un centro vendita pneumatici, un capannone industriale, un autocarro e un’autovettura di grossa cilindrata, il tutto intestato in modo fittizio a una terza persona.
Il Tribunale di Taranto, oltre alla confisca dei beni ha contestualmente a Fornaro la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza  per la durata di anni cinque.

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