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Brexit, May a italiani in Gran Bretagna: "Vogliamo che restiate". Barnier: "Discorso costruttivo"

Brexit, May a italiani in Gran Bretagna: "Vogliamo che restiate".  Barnier: "Discorso costruttivo"Theresa May (ap)La premier: “Guardo avanti con ottimismo, lasciamo la Ue ma non l’Europa”. “No dazi, equilibrio tra diritti e obblighi”. Plaude Johnson, ministro degli Esteri, mentre per il capo-negoziatore dell’Ue “la novità è la richiesta di continuare a beneficiare dell’accesso al mercato unico”. Gentiloni: “Ora alla prova del negoziato”
FIRENZE – La premier britannica Theresa May lancia un messaggio ai “600 mila italiani che stanno nel Regno Unito“. “Vogliamo che restiate, siete per noi un valore aggiunto. L’impegno è di assicurare che voi continuate a vivere le vostre vite come prima”. Poi chiede di continuare a beneficiare dell’accesso al mercato unico. Assicura che pagherà tutti i debiti pendenti con l’Ue, che farà il proprio dovere per quanto riguarda l’emergenza immigrazione, e chiede due anni di transizione prima di arrivare a un partenariato come mai avvenuto in passato. Il tutto costerà qualche sacrificio per i cittadini, e passerà da non pochi, ma scontati, attriti con Bruxelles. May però è ottimista e crede in un futuro di sviluppo per Gran Bretagna e Ue. La Gran Bretagna infine svolgerà un ruolo chiave per quanto riguarda la sicurezza e la lotta al terrorismo, mettendo a disposizione i propri servizi di sicurezza che sono tra i migliori al mondo. Questi in sintesi i punti chiave toccati dalla premier britannica Theresa May a Firenze nel suo discorso che ha incassato il plauso del ministro degli Esteri Johnson. Ed è stato definito “costruttivo” dal capo-negoziatore dell’Ue per la Brexit, Michel Barnier. “Ora – commenta il premier italiano Paolo Gentiloni – alla prova del negoziato con l’Ue”.
• “LASCEREMO LA UE NEL MARZO 2019, DIRITTI DEI CITTADINI GARANTITI”
Le sentenze della Corte europea “dovranno far parte del corpus legislativo britannico“, riferendosi alle garanzie per i cittadini dell’Ue che risiedono nel Regno Unito. “Noi lascermo la Ue nel marzo 2019 ma ci sarà un periodo di attuazione durante il quale ci saranno delle differenze. Chiederemo ai cittadini di registrarsi, questo è un mattone importante verso i nostri obiettivi sulla questione migrazione. Quando si realizzerà il partenariato prenderemo il pieno controllo dei nostri confini”. . Il premier britannico ha proposto un periodo di transizione post-Brexit di due anni.

Brexit, l’appello della May italiani in Gran Bretagna: ”Valore aggiunto, restate”

• “NON CI SIAMO MAI SENTITI A CASA NELLA UE”
“Durante tutti gli anni della nostra partecipazione, il Regno Unito non si è mai sentito completamente a casa in seno all’Unione Europea”. Lo ha detto Theresa May sottolineando che questo “forse è dovuto alla nostra storia e geografia”. “Non abbiamo mai sentito la Ue come parte integrante della nostra storia nazionale nel modo in cui questo avviene in molti altri posti in Europa”
• “INIZIERÀ UN NUOVO PARTENARIATO MAI ESISTITO PRIMA”
“Qui abbiamo l’occasione per concordare un nuovo partenariato che non esisteva prima. Partenariato che puo essere base di un futuro enorme, una prosperità futura per Ue e Gb. Chi ha votato Brexit non deve sentirsti tradito, stiamo cercando di garantire quel che è stato promesso”.  La Brexit deve essere “senza scossoni” e “avveduta”: la nuova relazione tra Ue e Regno Unito deve essere “geniale e creativa”.  E ha assicurato: “Il Regno Unito e l’Europa devono prosperare insieme, è una partnership preziosa”. “Per molti è momento stimolante, per altri pieno di preoccupazioni: io guardo al futuro con ottimismo”.
Nei tre round di negoziati tra Ue e Gran Bretagna sulla Brexit “ci sono state frizioni”, ha ammesso la premier britannica. Ma, ha aggiunto, grazie alla professionalità e alla diligenza dei capi negoziatori Barnier e Davis ci sono stati “enormi progressi su vari versanti”. Il successo dell’Ue è “profondamente” nell’interesse nazionale del Regno Unito. “La Gran Bretagna resta un fiero membro della famiglia di Nazioni europee”. Gran Bretagna e Ue, ha detto, possono essere “creativi” nello stabilire una nuova relazione dopo la Brexit.
• “VERSEREMO LA NOSTRA GIUSTA PARTE PER COPRIRE COSTI”
“Non voglio – ha detto May – che i nostri partner abbiano paura di ricevere meno e pagare di più, rispetteremo le nostre promesse del periodo in cui eravamo nella Ue. Collaboriamo per lo sviluppo economico nel lungo periodo dell’Europa, promuovendo scienza, istruzione, cultura e assicurando la nostra reciproca sicurezza. Vogliamo dare un contributo costante e fare la nostra parte anche nel coprire i costi“.
• MIGRANTI: “ITALIA IN PRIMA LINEA, NOI COLLABORIAMO”
A proposito del fenomeno migratorio, May ha ammesso che “l’Italia è in prima linea nell’emergenza migranti”. “E la Gran Bretagna – ha assicurato – sta collaborando attivamente”.”Non faremo più parte del mercato unico, sappiamo che esso è fatto di equlibrio tra diritti e obblighi”, ha affermato la premier birtannica Theresa May, aggiungendo che “non si possono imporre dazi”. “Ma sappiamo – ha aggiunto – che non possiamo avere tutti i benefici senza obblighi, il nostro compito dunque è cercare un partneriato stretto con un equilbrio diverso”. May pensa a un rappporto diverso tra Londra e Gran Bretagna, non di tipo canadese, “che è quello più avanzato, in quanto rappresenterebbe una restrizione e non sarebbe a beneficio di nessuno. Possiamo fare meglio”.
• “IMPEGNO INCONDIZIONATO SU SICUREZZA”
May vuole un nuovo accordo su sicurezza e giustizia con l’Ue. “È nostra ambizione lavorare il più possibile a stretto contatto con l’Unione Europea per la protezione delle persone, la promozione dei nostri valori e della futura sicurezza del nostro Continente”, ha dichiarato intervenendo a Firenze. May ha assicurato che il Regno Unito del dopo-Brexit continuerà ad offrire aiuto ed assistenza alle Nazioni europee in tempi di terrorismo o calamità naturali. Il Regno Unito “è incondizionatamente impegnato sul mantenimento della sicurezza europea”.  La cooperazione fra Gran Bretagna e Ue è destinata a continuare anche dopo la Brexit poiché è basata su “comuni valori” di democrazia, di libertà, di rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto. May ha evocato “un coraggioso e strategico accordo” di cooperazione, un accordo “senza precedenti” negli impegni reciproci, “per proteggere i nostri popoli, difendere i nostri valori e garantire la sicurezza di tutto il Continente”.
• BARNIER: “DISCORSO COSTRUTTIVO”
“Nel suo discorso a Firenze, il primo ministro Theresa May ha espresso uno spirito costruttivo che è anche lo spirito dell’Unione Europea in questo negoziato”. Lo ha detto il capo-negoziatore dell’Ue per la Brexit, Michel Barnier. Le assicurazioni di May sui diritti dei cittadini sono “un passo avanti ma ora devono essere tradotte in una posizione negoziale precisa del governo britannico”, ha avvertito Barnier. La novità della richiesta di May è continuare a beneficiare dell’accesso al mercato unico. ll Regno Unito, ha aggiunto Barnier, “riconosce che nessuno Stato membro dovrà pagare di più o ricevere di meno a causa della Brexit. Siamo pronti a discutere le implicazioni concrete di questa affermazione. Valuteremo, sulla base degli impegni presi dai 28 Stati membri, se questa rassicurazione copre tutti gli impegni presi dal Regno Unito come membro dell’Ue”.
• JOHNSON PLAUDE A DISCORSO DI MAY, POSITIVO E OTTIMISTA
Il discorso pronunciato da Theresa May a Firenze sulla Brexit è stato “ottimista, positivo e dinamico”. È di plauso la prima reazione via twitter del ministro degli Esteri, Boris Johnson, sostenitore nel governo Tory britannico d’una Brexit senza compromessi e seduto oggi in prima fila con il collega ‘moderato’ Philip Hammond e con David Davis all’appuntamento fiorentino.

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