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Bologna manda i suoi vigili al corso di anti-razzismo

Progetto per spiegare le differenze culturali e il rispetto dei diritti umani nelle attività di polizia


BOLOGNA Un corso di formazione antirazzista per i vigili urbani di Bologna. E’ l’incarico affidato dal Comune all’associazione Eos, che per un anno si occuperà di laboratori e seminari per dirigenti e funzionari della polizia municipale di Bologna, sul tema delle differenze e della società multiculturale. Tra i docenti anche il presidente dell’Ucoii e della comunità islamica bolognese, Yassine Lafram, e il numero uno dell’associazione sinti italiani di Bologna, Luigi Chiesi, insieme a Marina Pirazzi, fondatrice di Eos.

Il progetto, che ha ottenuto il via libera dal capo area nuove cittadinanze e inclusione di Palazzo d’Accursio, Bernardino Cocchianella, costerà poco meno di cinquemila euro. Nel piano locale contro le discriminazioni, il Comune di Bologna aveva previsto “specifiche attività di formazione rivolte al personale sul tema delle differenze e della società multiculturale”. In particolare, palazzo d’Accursio “intende sviluppare un progetto di formazione rivolto al personale di polizia municipale, riguardante l’organizzazione dei servizi di polizia locale all’interno di una società transculturale”.

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