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Blitz fascista, sit-in davanti a Repubblica e Espresso

All’iniziativa Amnesty, Anpi e tante altre associazioni. Camusso (Cgil): “Troppa sottovalutazione”. Il direttore Calabresi: “In Italia c’è un clima che tende a tollerare o minimizzare”. Cerno: “Nostro compito denunciare”. Damilano: “Consapevoli di salvare la democrazia”

Bandiere, striscioni e un unico messaggio: no al fascismo e agli attacchi contro la libertà di stampa. Associazioni, sindacati, federazioni di giornlisti e cittadini hanno partecipato questo pomeriggio al presidio anti-fascista orgnanizzato davanti alla sede di Repubblica e Espresso in via Cristoforo Colombo, a Roma. Un sit-in spontaneo, nato in reazione al blitz di alcuni attivisti di Forza Nuova che la scorsa settimana hanno fatto irruzione accendendo fumogeni e urlando proclami contro le due redazioni.
“Non ci preoccupa tanto l’attacco a un giornale o a un gruppo editoriale, quanto lo slittamento che sta avvenendo nel nostro Paese e che permette e tollera alcuni atteggiamenti, come quelli di chi pensa di poter far tacere la stampa o chi sostiene che alcune persone abbiano più diritti di altri” ha sottolineato il direttore di Repubblica, Mario Calabresi. “Questo presidio antifascista non è una sfida personale, ma di un’intera società. Bisogna reagire e smettere di tollerare o minimizzare determinati atteggiamenti e aggressioni- ha proseguito – continueremo a fare le inchieste sull’estrema destra, ma andremo avanti anche nella nostra battaglia per l’approvazione dello Ius soli”.
Parole condivise dalla segretaria della Cgil, Susanna Camusso: “Ci preoccupa la grande sottovalutazione che accompagna, in Italia, gli attacchi neofascisti o razzisti. Troppo spesso questi episodi vengono minimizzati invece che essere fermati facendo rispettare le leggi”.
Al sit-in, a cui hanno partecipato decine di associazioni, erano presenti anche il condirettore di Repubblica, Tommaso Cerno, e il direttore dell’Espresso, Marco Damilano. “Compito dei giornali – ha detto Cerno – è la denuncia di questi atti. Il governo deve esistere ma è dal senso di coscienza collettiva e senso civico che noi salviamo la democrazia. Non è con le leggi speciali che si ferma la violenza speciale”.

Blitz fascista, sit-in davanti a Repubblica e Espresso

Tommaso Cerno, condirettore di Repubblica

E Damilano ha aggiunto: “La storia della violenza contro i giornalisti non ha confini l’Italia, il nostro Stato, si fonda sull’antifascismo e sulla libertà di stampa. Valori attaccati dagli attivisti di Forza Nuova con il loro blitz contro i nostri giornali”. Per il direttore “c’è ostilità verso la stampa libera e democratica. Ma il giornalismo è l’infrastruttura della democrazia e va tutelato, salvaguardato e rispettato”.
A denunciare il clima in cui devono laorare i giornalisti nel nostro Paese è anche la Rete #NoBavaglio: “L’ideologia che sta dietro a questi attacchi dell’estrema destra è allarmante. Vorrebbero tappare la bocca ai giornalisti,vorrebbero essere loro a scegliere cosa i cittadini devono o non devono leggere. Ma fascismo, nazismo e razzismo sono ideologie contro cui bisogna restare vigili e non abbassare la guardia”.

Blitz fascista, sit-in davanti a Repubblica e Espresso

Susanna Camusso, leader Cgil

Oltre a Amnesty International, alla rete di Studenti Link, l’associazione Giulia delle giornaliste per la libertà di Informazione e all’associazione stampa romana, al presidio erano presenti, tra gli altri, anche l’Anpi e l’associazione Articolo 21. “Il fascismo non fa parte del mobilio di questo Paese. Ecco perchè manifesteremo ogni volta che ci saranno aggressioni simili. E continueremo a fare inchieste, a scrivere, a denunciare le illegalità. Le minacce non fermeranno il giornalismo” ha ribadito Giuseppe Giulietti, presidente Fnsi-Federazione nazionale della Stampa.
“Essere qui era un obbligo, perchè nessuno può sentirsi libero di minacciare i giornalisti o chiudere la bocca all’informazione” ha precisato Raffaele Lorusso, segretario Fnsi. E Carlo Verna, presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti ha aggiunto: “Rispediamo al mittente ogni minaccia e provocazione. L’Italia è antifascista e la Costituzione tutela la libertà di stampa”.

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