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Bitonto, blitz nei due feudi dei clan dopo l'omicidio della donna: trovata la centrale dello spaccio

In due seminterrati un sistema di videosorveglianza delle vie con due monitor e 7 telecamere. Trovato anche il libro mastro dello spaccio. Quattro arresti
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Dal borgo antico di Bitonto, feudo del clan Cipriano, alle case popolari della zona 167, dove comandano i Conte. Ad una settimana dall’omicidio dell’anziana sarta Anna Rosa Tarantino, trovatasi per caso sulla traiettoria di una sparatoria fra i due clan, i controlli antidroga dei carabinieri del comando provinciale di Bari (con l’aiuto dell’undicesimo Reggimento Puglia) hanno portato a importanti risultati: in via San Luca, a poca distanza dal punto in cui è stata uccisa l’84enne, all’interno di due seminterrati vicini fra loro, è stato trovato un vero e proprio centro di comando e di controllo dell’attività di spaccio.
Due monitor, collegati a 7 microcamere installate dall’organizzazione nei vicoli e nelle strette vie da cui si accede a via San Luca, consentivano di tenere sotto osservazione chi arrivava. Nel vicino sottano, poi, c’era una vedetta pronta ad avvisare quelli che erano per strada dell’eventuale arrivo di pattuglie delle forze dell’ordine o, peggio ancora, di esponenti del rivale clan Conte. In uno dei locali, inoltre, è stato scoperto un borsone che conteneva 320 grammi di marijuana, suddivisi in 162 dosi, e 110 grammi di hashish, divisi in 61 dosi, oltre al libro mastro con la contabilità dello spaccio. Due pregiudicati, uno di 40 anni e l’altro di 19,  addetti alla postazione tecnologica, hanno tentato di scappare ma sono stati arrestati.
In via Pertini, invece, i pusher sono stati rintracciati sul terrazzo di una delle palazzine popolari, dove i carabinieri nei giorni scorsi avevano già eseguito altri due blitz. I due, intenti a spacciare, si erano accorti delle perquisizioni che i militari stavano conducendo in alcune vicine abitazioni, e così hanno fatto fischi prolungati, sicuramente un segnale convenzionale, diretti alle vedette per strada, ma i carabinieri sono stati più veloci e li hanno bloccati, ritrovando anche in questo caso un borsone con 72 grammi di cocaina, suddivisa in 143 dosi, 175 di hashish, in 93 dosi, e 618 grammi di marijuana, impacchettata in 227 dosi. Il carcere è stato disposto per entrambi.

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