EXITO STYLE

Bezos accusa il governo saudita: hackerato il mio telefono dopo caso Khashoggi

De Becker, il superconsulente alla sicurezza del patron di Amazon, accusa direttamente Riad di aver avuto accesso illegale a informazioni private che voleva usare per danneggiare Bezos in risposta alle inchieste del Washington Post sull’omicidio del blogger dissidente nel consolato di Istanbul

Nessuno è al riparo dalle intrusioni consentite dalla tecnologia, neppure uno degli uomini più potenti al mondo come Jeff Bezos. Secondo Gavin De Becker, che del patron di Amazon è il principale consulente sulla sicurezza, il telefono di Bezos sarebbe stato ‘intercettato’ dal governo saudita, permettendo così che nei mesi scorsi informazioni private e conversazioni piccanti finissero su alcuni tabloid.

De Becker ha detto di aver indagato sulla pubblicazione di messaggi privati fra Bezos e l’ex anchor tv Lauren Sanchez sul National Enquirer. Bezos aveva accusato American Media Inc. (AMI), che possiede il National Enquirer, di ‘ricatto ed estorsione’ per aver minacciato di pubblicare sue foto intime se De Becker non avesse concluso nelle sue indagini che le informazioni pubblicate dal tabloid non fossero motivate politicamente o frutto di illecite intercettazioni elettroniche.

Ora, però, in un articolo sul sito del Daily Beast, De Becker ha scritto: “La nostra indagine e vari esperti sono giunti alla conclusione, con la massima fiducia, che i sauditi hanno avuto accesso al telefono di Bezos e ottenuto informazioni private”, aggiungendo che “non è ancora chiaro” se di queste informazioni fosse a conoscenza la AMI.

Secondo De Becker, obiettivo di Riad sarebbe stato quello di colpire il Washington Post, di proprietà di Bezos. “Molti americani saranno sorpresi di apprendere che il governo saudita ha cercato di danneggiare Jeff Bezos dallo scorso ottobre, quando il Post ha iniziato il suo implacabile lavoro” sull’assassinio del giornalista saudita dissidente Jamal Khashoggi nel consolato saudita di Istanbul.

POST A COMMENT