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“Basta influencer, andate a lavorare”. Filippine, troppi scrocconi nel resort “italiano”

Il White Banana Beach Club a Siargao, gestito da Gianluca Casaccia e dalla moglie Gayle Villaluz, perseguitato da richieste di ospitalità gratuita, solleva il caso con un post virale: “Non ci si proclama influencer, se vorremo collaborare saremo noi a contattare quelli veri”. E scoppia la polemicadi SIMONE COSIMI

“Andate a lavorare” invece di bombardare la direzione con richieste di soggiorni, pasti e drink gratuiti. Basta influencer o autoproclamatisi tali. Questo il senso del divertente post apparso sulla pagina Facebook del White Banana Beach Club di Siargao, nelle Filippine, un cocktail bar e ristorante italofilippino aperto appena lo scorso anno, con un dormitorio di lusso e alcune altre stanze in via di inaugurazione. “Aiutateci – si legge nel testo pubblicato lo scorso 26 marzo – riceviamo davvero molti messaggi in cui ci vengono proposte collaborazioni con influencer, Instagram influencer. Vorremmo gentilmente annunciare che il White Banana non è interessato a ‘collaborare’ con autoproclamati influencer. E vorremmo anche suggerire di tentare un’altra strada per mangiare, bere e dormire gratis. Magari provare a lavorare”.

Il beach club sulla Tuason beach è stato fondato dall’italiano Gianluca Casaccia e dalla moglie filippina Gayle Villaluz appena un anno fa. Il successo è stato immediato, anche grazie al boom che sta vivendo proprio Siargao, una delle destinazioni più interessanti dell’Asia, citata da diverse riviste specializzate nella top 10 mondiale delle isole più affascinanti. A forma di lacrima, si trova nel mare delle Filippine, a 800 chilometri a sud-est di Manila, di preciso nella provincia di Surigao del Norte. Tutto sta rapidamente cambiando, laggiù, e “fin dalle prime settimane dopo l’apertura abbiamo iniziato a ricevere proposte di finti influencer da ogni luogo del mondo, dal Portogallo come dal Canada, che ci proponevano dubbie collaborazioni accludendo richieste specifiche, date preferite e altre pretese” racconta Casaccia a Repubblica.

A un certo punto Gianluca, 40enne romano di Monteverde che ha lasciato l’Italia dieci anni fa per fare il fotografo in giro per il mondo, si è stufato di questo assedio digitale. E simpaticamente ha deciso di chiarire il punto sul social: “Ovviamente la mia è una provocazione – continua al telefono da Siargao l’imprenditore, che da Gayle ha avuto due figli – con alcuni influencer seri, compresi dei blogger italiani, abbiamo anche collaborato. Nessun problema. Ma il flusso di proposte è costante e spesso c’è perfino gente con quattro follower che ci prova senza ritegno”. Il post – che di suo ha raccolto al momento oltre 10mila reazioni e oltre 2mila condivisioni – è stato in seguito bersagliato da migliaia di commenti e reazioni. Tanto da spingere il gestore, che coordina in prima persona la pagina Facebook, a tornare successivamente sul punto, specificando che “non siamo contro gli influencer, siamo contro gli scrocconi”. Punto.

“Un vero influencer lo decidono gli altri, non si autoproclama tale – si legge ancora nel post seguente – magari si tratta di blogger. Con alcuni abbiamo collaborato, in forme e condizioni diverse, e li supportiamo. Poi ci sono i veri influencer, e nel caso saremo noi a contattarli, pagarli o offrire qualcosa. Ma, attenzione, non ci hanno mai contattato, dal momento che loro non hanno bisogno di noi. Siamo semmai noi a poter avere bisogno di loro”. Per concludere, negli interventi successivi ha pure lanciato un nuovo cocktail. Come lo ha chiamato? Ovvio, “The Influencer”. Il club si è di recente allargato con un ristorante italo-filippino specializzato in prodotti salutari, vegani vegetariani e pescivoriani, e “il clima è molto mediterraneo, ci siamo ispirati ai club di Ibiza ma anche allo stile italiano: per questo sta funzionando molto bene. Quest’isola ci sta letteralmente esplodendo in mano” aggiunge Casaccia da Siargao.

Ma qual è il tenore delle reazioni? Se alcuni sembrano essersela presa e aver pure iniziato a pubblicare recensioni negative sulla pagina senza aver mai soggiornato al club, il tono appare generalmente favorevole: “Abbiamo ricevuto sostegno a questa posizione da mezzo mondo – conclude il fotografo, imprenditore e bartender – e soprattutto dalla comunità locale di Siargao”. Insomma, influencer (o presunti tali) avvisati, mezzi salvati: il White Banana non è un “post” per voi. 

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