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Basilicata, registrato sensibile aumento delle istruttorie aperte nel 2022 rispetto al 2021


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Un sensibile aumento delle istruttorie aperte rispetto al 2021, ossia 720 a fronte delle 420, è uno dei dati maggiormente significativi della relazione del procuratore regionale della Corte dei Conti, Vittorio Raeli, che è stata esposta, stamani a Potenza, durante la cerimonia di apertura dell’anno giudiziario della magistratura di controllo. “E’ l’impegno della procura contabile a evitare che le denunce pervenute rimangano giacenti” ha commentato, elencando anche un’altra serie di incrementi significativi: le denunce provenienti da cittadini o associazioni sono state 158 rispetto alle 109 del 2021, mentre è rimasto costante il numero delle segnalazioni delle amministrazioni pubbliche (269 rispetto alle 256).

E’ poi cresciuto sensibilmente, “per la ripresa delle attività, post pandemia”, il numero delle segnalazioni da parte dell’autorità giudiziaria, ai minimi storni nel 2021 (33) e che nel 2022 è stato 277. Raeli ha inteso evidenziare come “i cittadini si rivolgono sempre più spesso alla procura regionale, lamentando disfunzioni dell’apparato amministrativo e carenze nell’agire delle pubbliche amministrazioni, mentre tra le denunce provenienti dalle amministrazioni è significativo che siano i soggetti danneggiati a presentarle”.

Riguardo alle frodi comunitarie il procuratore generale ha annunciato “l’intenzione di creare, sia pure con un organico ridotto, una struttura di monitoraggio”. “Questo tipo di frode, sia essa comunitaria o nazionale che si intreccia con fondi europei, è una spia d’allarme che evidenzia una mentalità nel puntare ai soldi pubblici e a non realizzare gli scopi per i quali sono incassati”.

Infine il procuratore ha dedicato due passaggi della sua relazione a quelle che ha definito “le irregolarità nella rendicontazione delle spese relative ai finanziamenti ottenuti da alcuni gruppi consiliari della Regione Basilicata, riferiti al 2018” e alla “vicenda degli incarichi di direttore generale, in ambito regionale, in favore di soggetti esterni, senza osservare idonee procedure di selezione”

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