Bancomat esplosi in Abruzzo, un arresto a Chieti
A Francesco P. i carabinieri sono risaliti dopo una serie di accertamenti che hanno riguardato sia l’esplosivo utilizzato, sia le impronte e le altre tracce rinvenute nell’auto utilizzata per la fuga dal commando, una Volkswagen, a Miglianico, sia le tracce trovate sul luogo dell’assalto. L’indagato, che era già sottoposto alla sorveglianza speciale e all’obbligo di dimora, è accusato di furto aggravato, porto abusivo di materiale esplodente, danneggiamento aggravato e contraffazione. Sono in corso ulteriori accertamenti per individuare gli altri componenti della banda e il suo possibile collegamento con i pregiudicati di Foggia e Orta Nova componenti della cosiddetta
«Banda della marmotta» arrestati lo scorso 7 maggio dai carabinieri di Teramo nell’ambito dell’indagine denominata Hot Banks e con gli autori dell’assalto al bancomat dell’ufficio
postale di Piane D’Archi (Chieti) arrestati lo scorso 7 maggio dopo un conflitto a fuoco dai carabinieri della compagnia di Lanciano.