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Banca Popolare di Bari, stangata della Consob sulle azioni: ai vertici multe da 2,6 milioni

Pubblicate due delibere della Commissione nazionale che vigila sulle aziende quotate in Borsa: contestati “gli aumenti di capitale del 2014 e del 2015 e le carenze nella profilatura della clientela per la vendita di prodotti finanziari”


La Consob con due delibere pubblicate lunedì 8 ottobre ha comminato multe per circa 2,6 milioni a banca Popolare di Bari e ai vertici dell’istituto tra i quali il presidente, Marco Jacobini, e l’ex direttore generale Vicenzo De Bustis. Le violazioni accertate dalla Consob riguardano, tra l’altro, le informazioni contenute nei prospetti per gli aumenti di capitale del 2014 e del 2015 e le carenze nella profilatura della clientela per la vendita di prodotti finanziari.

Una decisione che ora può spostare gli equilibri nella guerra tra Popolare e migliaia di azionisti che negli ultimi anni hanno portato la banca in tribunale per chiedere indietro i soldi bruciati con l’acquisto di azioni rivelatesi invendibili. Il provvedimento della Consob, i cui contenuti sono stati anticipati dal Sole 24 Ore, è importante perché all’origine di quelle sanzioni ci sono motivazioni molto gravi.

I fatti contestati riguardano le modalità con le quali fra 2014 e 2016 la banca ha varato gli aumenti di capitale da circa 330 milioni di euro che hanno portato poi all’acquisizione della Banca Tercas.La Consob contesta prima di tutto la profilatura dei clienti. In pratica la banca ha venduto azioni e obbligazioni a soci che avevano un profilo Mifid non adeguato, cioè che non comprendevano i rischi legati all’acquisto di quei prodotti finanziari.
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