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Ballottaggi, cadono le roccaforti rosse: Massa, Pisa e Siena al centrodestra, Imola ai 5 Stelle. Vola la Lega. M5S conquista Avellino

Ballottaggi, cadono le roccaforti rosse: Massa, Pisa e Siena al centrodestra, Imola ai 5 Stelle. Vola la Lega. M5S conquista Avellino
La festa per la vittoria del candidato di centrodestra Michele Conti a Pisa 

Il Pd perde anche Ivrea. Il centrosinistra riesce ad affermarsi ad Ancona, Brindisi e Teramo. A Imperia successo di Claudio Scajola nel “derby” contro il candidato di Toti

ROMA. Le roccaforti rosse sono solo un ricordo. Il risultato dei ballottaggi – in Toscana ed Emilia – fa emergere un duro verdetto per il centrosinistra: cadono Siena, Massa, Pisa, Imola. La Lega continua a volare, confermando il trend dei sondaggi. Mentre i Cinquestelle – già ridimensionati al primo turno – riescono a strappare qualche successo a sorpresa (Avellino e Imola). L’analisi dei flussi elettorali arriverà solo nelle prossime ore. Ma l’impressione è che il patto gialloverde sia saldo anche nelle urne, con il meccanismo dei ballottaggi.

Partiamo dalla Toscana, terra del tracollo per il centrosinistra, regione percorsa in lungo e in largo da Salvini negli ultimi giorni (“Prima gli italiani, io non mi fermo”, è stato il primo tweet di commento del ministro dell’Interno). A Massa vince il leghista Francesco Persiani sul candidato del Pd Alessandro Volpi, sindaco uscente. Il centrodestra si afferma anche a Pisa: il nuovo sindaco è Michele Conti, scelto da Lega e Fdi e sostenuto anche da Forza Italia. La terza sconfitta per il Pd è a Siena– città simbolo del caso Mps – dove il primo cittadino uscente Bruno Valentini è stato battuto – sia pure con pochi voti di scarto – da Luigi De Mossi, del centrodestra.

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Imola exploit dei 5 Stelle: Manuela Sangiorgi batte Carmen Cappello del centrosinistra in un Comune rosso da 73 anni. Qui i dirigenti locali leghisti avevano invitato a votare per la candidata pentastellata. Il centrodestra vince a Ivrea, la città di Adriano Olivetti, con Stefano Sertoli in rimonta contro Maurizio Perinetti del Pd. Sconfitta favorita anche dal mancato accordo con l’altro candidato della sinistra.
Ad Avellino vittoria sorprendente dei 5 Stelle di Vincenzo Ciampi sul centrosinistra che con Nello Pizza al primo turno aveva oltre il 49 per cento. A Terni lo scontro tra i due alleati di governo –  Lega e 5 Stelle – vede vittorioso il centrodestra: vince Leonardo Latini, esponente del Carroccio, con il 63 per cento dei voti; si ferma al 36 il grillino Thomas De Luca. A Viterbo il centrodestra elegge Giovanni Arena sostenuto da FI-FdI-Lega contro una candidata civica, sempre della stessa area.
Brindisi invece il centrosinistra unito vince rispetto al centrodestra: il nuovo sindaco è Riccardo Rossi, che partiva con uno svantaggio di dieci punti. Si afferma con la parola d’ordine “legalità” in una città commissariata, dove due degli ultimi tre sindaci erano stati arrestati. Anche Ancona si sottrae al crollo del centrosinistra: riconfermata Valeria Mancinelli, del Pd, con oltre il 62 per cento dei voti su Stefano Tombolini, del centrodestra. A Teramo sorpresa positiva per il centrosinistra: Gianguido D’Alberto batte Giandonato Morra del centrodestra, recuperando uno svantaggio di oltre 13 punti rispetto al primo turno. Successo senza affanni a Sondrio per il centrodestra, già in ampio vantaggio il 10 giugno. Più sorprendente, sempre in Lombardia, il risultato di Cinisello: altra roccaforte di centrosinistra caduta. A Imperia rivincita personale per Claudio Scajola nel derby di centrodestra: l’ex ministro di Berlusconi diventa sindaco battendo il candidato su cui aveva puntato il governatore Toti. “Ho vinto da solo contro il resto del mondo”, esulta.
Pronostici smentiti in Sicilia. A Messina il candidato civico di area Udc, Caetano De Luca, si impone su quello del centrodestra, ribaltando il risultato del primo turno dopo una campagna elettorale fatta di duri attacchi a procura, stampa e avversari politici. A Ragusa – città amministrata dai grillini negli ultimi cinque anni – il candidato M5S Antonio Tringali è stato battuto da Giuseppe Cassì, sostenuto da liste civiche e da Fdi. Il sindaco uscente aveva scelto di non ricandidarsi. A Siracusa Francesco Italia – del centrosinistra – batte Paolo Ezechia Reale del centrodestra.
Ma c’era un voto molto atteso anche a Roma, quello del III municipio e qui Giovanni Caudo del centrosinistra ha battuto lo sfidante di centrodestra, Francesco Maria Bova. I 5 Stelle, complice l’effetto Raggi, non erano neppure arrivati al ballottaggio.
L’affluenza, infine: è stata del 47,6% in 67 dei 75 comuni chiamati alle urne. Al primo turno era stata del 60,42%. Dunque un calo di 13 punti. La partecipazione più alta nei Comuni della Toscana. Il dato non tiene conto dei risultati della Sicilia, monitorati dalla Regione: qui la partecipazione al voto è stata addirittura del 40,1. La media finale fa 46,1. Un altro dato destinato a far discutere.

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