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Autorità tedesche discutono del “meccanismo di arresto” per Nord Stream 2

Le autorità tedesche stanno valutando la possibilità di creare un meccanismo di chiusura del gasdotto Nord Stream 2, che verrebbe utilizzato nel caso di un tentativo russo di diminuire il transito del gas attraverso l’Ucraina, hanno riferito i media tedeschi.

Il quotidiano WirtschaftsWoche ha riferito che né la cancelliera Angela Merkel, né il ministro degli esteri Heiko Maas, sono pronti a ritirarsi dal progetto indipendentemente dalla posizione dell’amministrazione statunitense.

Allo stesso tempo, secondo quanto riferito, il governo tedesco sta discutendo la possibilità di creare un meccanismo di arresto che potrebbe essere utilizzato nel caso dei presunti tentativi della Russia di minacciare l’Ucraina con il taglio delle forniture di gas.

Secondo quanto riferito, Maas ritiene che un tale meccanismo renderebbe impossibile per la Russia utilizzare le forniture di gas come strumento di pressione politica sull’Ucraina.

Il Dipartimento di Stato americano ha dichiarato mercoledì che Washington monitorerà le attività di completamento del Nord Stream 2 e potrebbe invocare sanzioni. Gli Stati Uniti sono un chiaro oppositore del progetto in quanto cercano di esportare più gas naturale liquefatto in Europa.

La costruzione è stata sospesa un anno fa dopo che le sanzioni statunitensi hanno costretto la società svizzera di posa di condotte, Allseas, a ritirarsi dal Nord Stream 2, ma sono riprese a dicembre e si prevede che il completamento richiederà diversi mesi.

Le autorità tedesche, inclusa la cancelliera Angela Merkel, hanno ripetutamente respinto le sanzioni extraterritoriali statunitensi e hanno affermato di considerare Nord Stream 2 un progetto economico piuttosto che politico. Il quotidiano tedesco Handelsblatt ha riferito martedì che gli Stati Uniti hanno per la prima volta segnalato la disponibilità ad avviare i negoziati per la revoca delle sanzioni contro il gasdotto.

“Per quanto riguarda Nord Stream 2, abbiamo spesso detto che da un lato si tratta di un progetto economico, dall’altro ha implicazioni politiche e questo gioca un ruolo importante nelle relazioni transatlantiche”, ha detto venerdì Merkel. Ha sottolineato che considera le sanzioni extraterritoriali “non il modo migliore” per risolvere le differenze.

Secondo la cancelliera tedesca, nonostante le “profonde differenze” tra Russia e Ue, Germania compresa, ritiene “sia strategicamente necessario restare in dialogo con la Russia su molte questioni geostrategiche”.

La recente condanna per il blogger russo Alexey Navalny sta scatenando voci su possibili sanzioni che potrebbero colpire il progetto.

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