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Atri, coltellata al compagno: la donna resta in carcere

Il gip Roberto Veneziano

Accusata di tentato omicidio e lesioni aggravate, Fabiola Caleffi secondo il giudice è ancora pericolosa e deve restare a Castrogno
ATRI. Secondo il giudice per le indagini preliminari Fabiola Caleffi, la 49enne di Atri arrestata nella notte tra domenica e lunedì dai carabinieri dopo aver accoltellato il compagno, è ancora pericolosa e deve restare nel carcere di Castrogno. Così ha deciso ieri il gip Roberto Veneziano, chiamato a convalidare l’arresto in flagranza di reato operato dai militari della stazione di Atri poco dopo l’episodio.

 Caleffi è accusata di tentato omicidio e lesioni aggravate. Nella tarda serata di domenica, rientrata a casa insieme al convivente dopo una serata al ristorante, la donna è stata protagonista di una violenta lite – non la prima, secondo quanto riferito dai vicini – con il 48enne operaio edile di Silvi con il quale conviveva da qualche mese. I motivi del diverbio non si conoscono, sta di fatto che dalle parole la 49enne è passata ai fatti impugnando un coltello da cucina e sferrando un fendente verso l’addome del compagno, che si è riparato con il braccio destro ed è stato raggiunto all’arto dalla lama, che gli ha reciso un’arteria. L’uomo ha perso molto sangue ma al pronto soccorso dell’ospedale San Liberatore la ferita è stata curata e la prognosi è stata lieve (15 giorni).
Il convivente di Fabiola Caleffi, una volta dimesso, ha lasciato l’abitazione della donna per tornare nella sua residenza precedente a Silvi.(d.v.
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