EXITO STYLE

Athleisure: lo stile sporty tra vintage e futuro

’70, ’80 e ’90: l’operazione nostalgia continua. I brand di sportswear di quegli anni tornano alla ribalta (anche quelli che sembravano scomparsi) e dominano lo street style. Mentre gli stilisti per le loro collezioni interpretano il mood in modo innovativo

l successo in tempi recenti del pensiero di Zygmunt Bauman (sociologo, filosofo e accademico polacco scomparso nel 2017), e del suo libro Retrotopia, hanno fatto della passione per quello che si conosce bene, che si ricorda, che rassicura e che fa parte del passato, un trend fortissimo. E come sempre il pensiero influenza nettamente la moda, che da qualche stagione è inguaribilmente attratta dalle citazioni ‘vintage’ e fa riemergere richiami di stile che vanno dai seventies ai nineties, ripescando e rimescolando trend e capi culto in un gioco che non teme di esaurirsi. Tra i filoni più importanti della moda retrospettiva, c’è quello dell’athleisure, una ossessione che ha convinto stilisti del lusso (come Gucci, Kenzo, Giamba), emergenti illustri (come Off White) ma soprattutto ha fatto risorgere brand storici come Fila, K-Way o Robe di Kappa trasformandoli in marchi di culto.

Una scena del film Borg McEnroe con Shia LaBeouf e Sverrir Gudnason 
Una scena del film Borg McEnroe con Shia LaBeouf e Sverrir Gudnason 

Il fascino della retrotopia

A far montare la panna rétro ha contribuito non poco il mondo della fiction televisiva e cinematografica. Le serie rassicuranti come Stranger Things, che nonostante i temi horror più che spaventare ricordano pellicole-culto come i Goonies, il sublime gusto retro di Wes Anderson che col suo personaggio di Richie Tenenbaum ha inaugurato un filone di tennisti cinematografici culminato in Borg McEnroe; la superba Tonya e i suoi look estremi interpretati da Margot Robbie, sono solo alcune ispirazioni tra serial e film che hanno (ri)portato nel cuore degli stilisti dalle fasce di spugna alle giacche a vento ultra leggere in acetato.

Off White
Off White

Tra gli appassionati del tema ci sono Alessandro Michele per Gucci, che mixa in modo altalenante accenti di sportswear col classico, e Virgil Abloh che per Off White ama i colori fluo, i track pants e mostrare belly bottoms che tanto ricordano Sporty Spice, Britney Spears e tutto quel momento degli anni novanta in cui mostrare l’addome era un must. Non solo stilisti ma anche pop star: su tutte Dua Lipa, che dell’athleisure in stile ‘90s ha fatto la sua nuova divisa on stage: felpe, tute, pancia scoperta, top sportivi, trainers e bob liscissimo.

Nuovi segni del tempo

A sinistra Kendall Jenner in Adidas, a destra Dua Lipa
A sinistra Kendall Jenner in Adidas, a destra Dua Lipa

Quando su Regent Street a Londra ha fatto capolino una vetrina piena di capi Fila, proprio in prossimità del tempio dello shopping di classe Liberty, si è capito che il retro athleisure era davvero tornato per restare. Molti brand che sembravano scomparsi dal mercato sono tornati prepotentemente in chiave street: Robe di Kappa, Champion, Sergio Tacchini, Ellesse, Australian e Kangol sono solo alcuni dei brand che propongono una gamma di capi sportivi e d’ispirazione che va dagli anni settanta ai novanta. Colorati, in spugna, sintetici o di cotone, logo-centered e con bottoni a pressione, i capi servono allo scopo di una nuova comodità che parla di stile e ispirandosi alle super top Kendall Jenner e Bella Hadid si abbinano con occhiali di forma cat-eye geometrica ed estrema e scarpe con il tacco, per delineare nuovi linguaggi di street style.

Fila
Fila

Classici e nuovi classici

Accanto ai brand sopra menzionati si schierano i grandi classici con un passato significativo che restano in auge sin dalle scorse stagioni: Calvin Klein continua il revival dell’intimo in cotone reso famoso da Kate Moss e Mark Wahlberg negli anni ’90, Tommy Hilfiger cavalca il ritorno nel mondo hip hop e altri brand proseguono la tradizione di pezzi che hanno fatto la storia. K-wayfa rivivere Le Vrai, la giacca a vento packable che ha fatto la storia di gite e vacanze di coloro che sono stati bambini e adolescenti negli anni ’80; Superga dà un tocco ancora più ‘70s alla classica 2750 in tela aggiungendo una platform in paglia intrecciata; Lacoste nella sua collezione LIVE fa rivivere tutto l’heritage tennis-chic del brand. Polaroid recupera per la sua Heritage Collection le linee degli occhiali utilizzati negli anni ’30 per la visione dei film 3D: i modelli hanno mantenuto le scritte iconiche sul frontale dando al modello un look ultra eclettico.

Rewind, forward e viceversa

Preen
Preen

Le giacche di Nylon oversize e con le maniche puffy, che ricordano le linee anni ’80, si sono viste nella collezione Resort 2019 di Giamba mentreThornton Bregazzi per Preen le ha utilizzate in stile anni ’90 stropicciandole, accorciandole e fondendole coi toni e le linee classici del trench. Barbara Buiesalta il lato femminile e sexy della blusa dagli accenni varsity. Palm Angels ha fatto dell’athleisure con forti citazioni ‘90s un pilastro della sua identità, alternando top sporty, tute con logo e crop top con zip.

Barbara Bui
Barbara Bui

Kenzo fa sfilare occhiali da sole dove lo sci anni ’70 incontra l’eclettismo mirrored ‘80s e lo unisce a giacche aggiustabili in nylon in tinte fluo accostate a stampe floreali e check che mixano il textile design dei due decenni. Dsquared2 prende il casual sportswear dei ‘90s con i suoi accenni fluo e le fantasie camo e le mixa con giacche a vento dalla rilassatezza ‘80s. Il brand francesce Ami per la collezione Ami Smiley ha adattato l’icona ‘Smiley’ a dei capi basic proprio come succedeva nel momento di successo della madre di tutte le emoji che veniva stampata soprattutto su t-shirt e baseball caps: in questa versione, lo smiley viene dotato di un berretto hipster: passato e futuro si congiungono.

fonte:repubblica moda

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